“[Lettera di Cantimori a Manacorda, 10 giugno 1947, minuta (7). Caro Gastone, in seguito alle nostre conversazioni di Aprile e di questo mese, e dopo aver riflettuto sul lavoro che mi proponevi, sulle mie capacità, e sulle possibilità di compiere come merita, ti scrivo oggi per accettare la tua proposta di fare una nuova degna traduzione del primo volume del Capitale. Lo tradurrei sulla “Volksausgabe” pubblicata per conto del Marx-Engels-Lenin-Institut dal Verlag für Literatur und Politik, tenendo naturalmente presente, soprattutto, la prima edizione tedesca, la traduzione francese Le Roy, oltre le altre edizioni tedesche, la traduzione inglese pubblicata dal Cole, e, come ammonimento metodologico, il celebre scritto di Engels, “Come non si traduce Marx”. Preparerei una prefazione storico-filologica, riscontrerei sugli originali le citazioni da opere non tedesche, fornirei note e spiegazioni per i passi da me eventualmente tradotti in maniera discordante delle traduzioni straniere o italiane correnti. Tradurrei anche l’appendice pubblicata nella cosiddetta “Volksausgabe”: lo scritto di Engels sul Capitale, le lettere fra Marx ed Engels sul Capitale, le “note marginali” di Marx ad A. Wagner (8). L’indice bibliografico, l’indice dei nomi e delle cose dovrebbero essere opera di qualche assistente; ma non avrei difficoltà ad assumerne il l’incarico, eventualmente. Senza appendici, si tratta di 814 pagine; con le appendici, di 853 pagine; con gli indici (bibliografico, di nomi, delle cose) di 927 pagine (non incluso l’indice delle parole straniere; nella edizione tedesca comprende troppe parole d’origine latina, che nella nostra traduzione non avrebbero bisogno di spiegazione). Per questo lavoro chiedo lo stesso compenso che la vostra casa editrice ha offerto alla traduttrice del “terzo volume” del Capitale stesso (9). (…) Il mio piano sarebbe di non cominciare col primo capitolo e via dicendo, ma nell’ordine indicato da Marx stesso a Kugelmann, per render più facile la lettura alla moglie di questi (10). (…)”  [Delio Cantimori, Gastone Manacorda, ‘Amici per la storia. Lettere 1942-1966’, Roma, 2013] [(7) ASNS, Archivio Delio Cantimori, s. Minute, fasc. «Minute Cantimori a diversi (inserite nel database)», velina dattiloscritta, con correzioni manoscritte, un foglio, due facciate, senza firma. A differenza di altre lettere non spedite, questa dovrebbe essere una minuta: si può supporre che, trattandosi di una vera e propria proposta di contratto, Manacorda non l’avesse conservata tra le sue carte, ma l’avesse portata alle Edizioni Rinascita, presso le quali uscirà la traduzione del Libro primo del ‘Capitale’ di Marx, la cui conclusione Cantimori comunicherà nella lettera del [giugno 1952]; (8) Queste appendici invece non saranno inserite nell’edizione; (9) Il libro terzo del ‘Capitale’ pubblicato dalle Edizioni Rinascita (1954) fu tradotto da Maria Luisa Boggeri; (10) K. Marx, ‘Lettres à Kugelmann: 1862-1874’, préface de Lénine, introduction de E. Czóbel, Editions Sociales Internationales, Paris, 1930]