“Con la sua uscita dalla sfera interna della circolazione, il denaro torna a spogliarsi delle forme locali, colà sbocciate, di scala di misura dei prezzi, moneta, moneta divisionale, segno di valore, e ricade nella forma originaria di verghe di metalli nobili. Nel commercio mondiale le merci dispiegano universalmente il loro valore. Dunque, la loro forma autonoma di valore si presenta quivi, di fronte ad esse, ovviamente, come ‘denaro mondiale’. Solo sul mercato mondiale il denaro funziona in pieno come quella merce la cui forma naturale è allo stesso tempo forma immediatamente sociale di realizzazione ‘del lavoro umano in abstracto’. Il suo modo di esistenza diventa adeguato al suo concetto. Nella sfera interna della circolazione solo una merce può servire come ‘misura di valore’ e quindi come denaro. Su mercato mondiale regna una ‘doppia misura di valore’, l’oro e l’argento (108). Il denaro mondiale funziona come ‘mezzo generale di pagamento’, mezzo generale d’acquisto’ e come ‘materializzazione assolutamente sociale’ della ricchezza in genere (‘universal wealth’). Predomina la funzione di ‘mezzo di pagamento’, per la compensazione dei bilanci internazionali. Da ciò la parola d’ordine del sistema mercantilistico: ‘bilancia commerciale’!. L’oro e l’argento servono da ‘mezzo di acquisto’ internazionale essenzialmente tutte le volte che viene perturbato all’improvviso l’equilibrio abituale del ricambio organico tra varie nazioni. Servono infine come materializzazione assolutamente sociale della ricchezza quando non si tratta di compera né di vendita, ma di ‘trasferimento’ della ricchezza da un paese all’altro, e quando tale trasferimento in ‘forma di merci’ è escluso dalla congiuntura del mercato delle merci o dallo scopo stesso che si deve ottenere. Come per la sua circolazione interna, ogni paese ha bisogno d’un fondo di riserva per la circolazione sul mercato mondiale. Le funzioni dei tesori sorgono dunque, in parte dalla funzione del denaro come mezzo interno di circolazione e di pagamento, in parte dalla sua funzione come denaro mondiale. Per questa ultima parte si esige sempre la ‘merce denaro’ reale, oro e argento in persona, ragione per la quale ‘James Steuart’ caratterizza espressamente l’oro e l’argento, a differenza dei loro luogotenenti puramente locali, come ‘money of the world'” [Karl Marx, ‘Il capitale. Critica dell’economia politica. Libro Primo. I’, Roma, 1980]