“Il più importante principio della direzione politica è, nel nostro partito, il principio della direzione collettiva. Questo principio corrisponde pienamente alla nota tesi marxista-leninista sulla inammissibilità del culto della personalità e sul danno che esso può arrecare. «Ostile a ogni culto della personalità  – scriveva Marx – durante l’esistenza dell’Internazionale, non ho mai permesso la pubblicazione dei numerosi messaggi in cui si riconoscevano i miei meriti e con i quali mi si tediava da diversi paesi e non ho loro mai neppure risposto, salvo forse qualche rara volta rimproverando gli autori. La prima volta che Engels ed io entrammo in una società segreta di comunisti lo facemmo a condizione che venisse cancellato dallo statuto tutto ciò che avrebbe favorito un superstizioso culto della personalità» (1)” (pag 92-93); “Nella sua famosa opera ‘La catastrofe imminente e come lottare contro di essa’, scritta alla vigilia dell’ottobre 1917, Lenin avvertiva: «La guerra ha generato una crisi così estesa, ha costretto le forze materiali e morali del popolo a una tale tensione, ha assestato dei colpi così duri a tutta l’attuale organizzazione sociale, che l’umanità si trova di fronte a questa alternativa: o perire o affidare i propri destini alla classe più rivoluzionaria, per passare quanto più rapidamente e radicalmente è possibile a un modo di produzione superiore».(2). Il merito storico di Lenin consiste nel fatto che egli, quando procedette all’analisi dell’imperialismo, appoggiandosi sulla legge dell’ineguale sviluppo economico e politico del capitalismo da lui trovata, fece una grande scoperta scientifica: formulò e argomentò la geniale conclusione della possibilità della rottura della catena del fronte mondiale dell’imperialismo nel suo anello più debole, la conclusione della possibilità della vittoria del socialismo dapprima in alcuni paesi e persino in un solo paese capitalistico, preso separatamente” (pag 122-123)] [‘Il Partito comunista nello Stato Sovietico. Documenti e tesi’, Roma, 1953] [(1) Karl Marx, F. Engels, Opere, v. XXVI, pp. 478-488, edizione russa; (2) Lenin, ‘Opere scelte’ in due volumi, Edizioni in lingue estere, Mosca, 1948, vol. I, pp. 105-106]