“Dopo la condanna dei membri della Lega comunista di Colonia, Marx si ritirò per dieci anni dalla lotta politica attiva. Durante questo periodo, si dedicò specialmente allo studio dei tesori di letteratura economica esistenti nella biblioteca del British Museum. Per tutta la prima parte di questo periodo (fino allo scoppio della guerra civile americana), egli fu collaboratore costante del New York Tribune, sul quale pubblicò, oltre agli scritti portanti la sua firma, un considerevole numero di articoli di fondo da lui redatti, vertenti su questioni europee ed asiatiche. I suoi attacchi a Lord Palmerston, basati su un particolareggiato esame di documenti ufficiali britannici, vennero pubblicati a Londra sotto forma di opuscoli. Il primo frutto dei suoi studi economici fu intitolato: «Zur Kritilk der politischen Oekonomie» («Contributo alla critica della politica economica») e venne pubblicato da Duncker a Berlino nel 1859. Quest’opera contiene la prima esposizione organica della teoria marxista del valore e della moneta. Durante la guerra d’Italia, Marx (scrivendo su ‘Das Volk’, giornale tedesco pubblicato a Londra) attaccò il bonapartismo, che tentava di farsi passare per un movimento liberale destinato a salvare le nazionalità oppresse, nonché la politica prussiana di allora, dimostrando che la Prussia, con il pretesto della neutralità, tentava di pescare nel torbido. Per la stessa ragione dovette attaccare il signor Karl Vogt, il quale, incaricato dal principe Napoleone (« Plon-Plon ») e pagato da Luigi Bonaparte, stava lavorando per assicurare la neutralità tedesca (leggi «simpatia»). Attaccato violentemente dal Vogt con le più infami e deliberate calunnie, Marx replicò col suo ‘Herr Vogt’ (Londra, 1860). In queste pagine si rivelavano le macchinazioni del Vogt e degli altri individui che si mascheravano con i colori della democrazia, e Vogt fu accusato, in base a sicure prove, di essere al soldo del Secondo Impero. La fondatezza di questa accusa fu confermata dieci anni dopo, quando nella lista delle somme pagate ai mercenari bonapartisti (trovata alle Tuileries nel 1870, e pubblicata dal governo di Settembre), fu trovata, nella pagina contrassegnata, con la lettera V, la seguente annotazione: «Vogt: gli sono stati versati nell’agosto 1859, 40.000 franchi ». Finalmente, nel 1867, fu pubblicalo ad Amburgo il capolavoro di Marx, ‘Das Kapital, Kritik der politischen Oekonomie, erster Band’ (Il Capitale, critica dell’economia politica, volume primo) che è un’esposizione della sua concezione economica socialista, dei principi fondamentali su cui poggia la sua critica del presente ordine della società e del sistema e del sistema di produzione capitalista con le sue conseguenze. La seconda edizione di questo libro veramente fondamentale apparve nel 1872. Oggi !o scrittore è impegnato nell’elaborazione del secondo volume” [Federico Engels, ‘Carlo Marx’] [(in) RIAZANOV D. ENGELS F. PLECHANOV G. LUXEMBURG R. LENIN N. LAFARGUE P. LIEBKNECHT W. MEHRING F. TIMIRYAZEV K. LESSNER F. MARX E MARX K.., a cura di Antonio D’AMBROSIO e Luigi CECCHINI, Carlo Marx. Uomo – pensatore – rivoluzionario. EDITORIALE FASANI. MILANO. 1946 pag 202 16°  introduzione di D. RJAZANOV, note traduzione di Ruggero HAARDT]