“[N]ella sua analisi dell’imperialismo Lenin, durante la Prima guerra mondiale, scoprì che la legge dell’ineguale sviluppo capitalistico avrebbe portato, nella fase imperialistica, ad una più estesa e più rapida diffusione del modo capitalistico di produzione nel mondo. Registrando la validità della legge dell’ineguale sviluppo capitalistico, elaborata scientificamente da Marx, anche nella fase imperialistica Lenin non solo si contrapponeva ad altri studiosi dell’imperialismo che la negavano, non ne tenevano conto o non la ritenevano più valida, ma riconfermava la previsione di Marx sullo sviluppo del bacino del Pacifico. Se la maturità imperialistica, che aveva provocato la Prima guerra mondiale, non solo non bloccava lo sviluppo capitalistico ma addirittura lo accelerava, questi avrebbe proseguito la sua marcia nel bacino del Pacifico, ossia nell’area più popolata del globo e nella quale si sarebbe giocato il destino della rivoluzione proletaria internazionale. La previsione di Marx trovava così una collocazione concreta nei tempi della storia delle lotte delle classi. Se la fase imperialistica avesse, invece, come alcuni pretendevano, comportato una stagnazione delle forze produttive ne sarebbe derivato che la marcia del capitalismo nel bacino del Pacifico poteva essere considerata un processo abortito come era occorso, parecchi secoli prima, a quello nel bacino del Mediterraneo. Le tesi di Lenin dovevano rappresentare una potente traduzione in sede politica contro ogni forma di socialimperialismo, ossia contro coloro che sostenevano un riformismo pacifista per sviluppare le forze produttive che l’imperialismo non avrebbe più sviluppato e contro coloro che sostenevano che l’imperialismo, sviluppando le forze produttive, compiva comunque un’opera progressista. Lenin dimostra, contro queste forme di opportunismo, che l’imperialismo sviluppa le forze produttive nel mondo ma che questo sviluppo non è progressista poiché prepara ed allarga un maggiore parassitismo ed una maggiore distruzione in crisi e guerre. Non aver raccolto le indicazioni strategiche di Lenin ha significato per il proletariato rivoluzionario, tra le due guerre, durante e dopo la Seconda guerra mondiale, aggravare la sua sconfitta’ [I tempi tra le due guerre]” [Arrigo Cervetto, Opere. I. Scritti teorici. Edizioni Lotta Comunista, Milano; 2015] [Lenin-Bibliographical-Materials] [LBM*]