“La stessa ambiguità con la quale Veblen aveva affrontato i dibattiti sul pensiero di Böhm-Bawerk e sulla questione dei salari, oscillando tra le astruserie economiche degli accademici americani e i dilemmi politici di una socialdemocrazia in trasformazione, si rivelava nella sua risposta all’articolo di Uriel H. Crocker sulle crisi di sovrapproduzione (21). Anche in questo caso Veblen interveniva in una discussione comune al mondo intellettuale americano ed europeo. Da una parte vedeva economisti, politici e uomini d’affari americani interrogarsi sulle cause delle prime grandi recessioni successive alla guerra civile; vedeva gli accademici impugnare la vecchia teoria della “sovrapproduzione”, che attribuiva il crollo dei prezzi a uno squilibrio tra domanda e offerta, contro i magnati della finanza i quali, appellandosi invece a una presunta natura monetaria dei fenomeni di recessione, chiedevano che venissero applicate misure inflazionistiche (22). Dall’altra, leggendo le opere di Marx e di Engels, Veblen poteva seguire l’evoluzione che il dibattito sulle crisi, europee questa volta, aveva subito all’interno del socialismo marxista. E contro la solita teoria, in cui già si era imbattuto nel dibattito americano, di una natura fondamentalmente monetaria della crisi, Veblen trovava in Marx la difesa della teoria altrettanto nota della sovrapproduzione; sovrapproduzione che Marx attribuiva però al “sottoconsumo”, prima ancora che all’eccesso di produzione di un sistema capitalistico divenuto troppo efficiente (23)” [Francesca Lidia Viano, Thorstein Veblen. Tra utopia e disincanto, 2002] [(21) Uriel H. Crocker era figlio di un importante magnate delle ferrovie del New England. Si era laureato ad Harvard e si era presto affermato a Boston come avvocato e giornalista economico. Aveva appoggiato con entusiasmo gli scioperi dei Knights of Labor, sulla base di una versione “corrente e poco sofisticata” della teoria del sottoconsumo (Joseph Dorfman, ‘The Economic Mind in American Civilization’ cit., III, pp. 129-130; (22) Joseph Dorfman, ‘The Economic Mind in American Civilization’, cit., III, pp 3-49, 117-136; (23) Sui dibattiti interni alla socialdemocrazia tedesca si veda: ‘Storia del marxismo II. Il marxismo nell’età della seconda internazionale’, Torino, 1979, pp. 237-274; 277-314]