“‘Le cose migliori del mio libro sono: 1) la doppia natura del lavoro a seconda che sia espresso in valore d’uso o in valore di scambio…2) la ‘trattazione del plusvalore indipendentemente dalle sue forme particolari: il profitto, l’interesse, la rendita fondiaria, ecc.” [lettera di Marx a Engels, in ‘Lettere sul Capitale’, 1970, Lettera 64]; “Per quanto mi riguarda, nessun credito mi è dovuto per la scoperta dell’esistenza delle classi e della lotta che fra di loro avviene nella società moderna. Già da tempo gli storici inglesi hanno descritto lo sviluppo storico della lotta di classe e gli economisti borghesi hanno tracciato l’anatomia economica delle classi. Il mio apporto originale è consistito nel provare: 1) che l”esistenza delle classi’ è connessa solamente alle ‘particolari fasi storiche dello sviluppo della produzione’, 2) che la lotta di classe conduce necessariamente alla ‘dittatura del proletariato’, 3) che questa stessa dittatura costituisce solo la transizione alla ‘abolizione di tutte le classi’ e alla ‘società senza classi’ [Marx a J. Weydemeyer, in Marx-Engels, Selected Works, Londra, 1968, p. 679]” [(in) Ben Fine, Il “Capitale” di Marx, 1981]