“Oltre a ciò Marx attinge pur sempre alla prima grande opera del Feuerbach, l”Essenza del Cristianesimo’, il fecondo sviluppo dato da Feuerbach al principio hegeliano dell’alienazione umana; ed egli lo estende dalla religione alla vita sociale, dal mondo di là al mondo di qua, dalla coscienza religiosa al lavoro umano. Senonché, proprio nell’approfondire questa scoperta, Marx compie un gran passo innanzi: l’alienazione economica o sociale non è una forma di alienazione accanto a quella religiosa, ma è l’alienazione che sta a fondamento di ogni altra alienazione, senza la quale la stessa alienazione religiosa non può essere teoricamente spiegata; perciò solo la soppressione dell’alienazione economica, cioè l’appropriazione dell’uomo pratico, sociale, condurrà alla soppressione dell’alienazione religiosa, cioè all’appropriazione anche dell’uomo teoretico. E’ l’argomento della quarta ‘Tesi’. Ma già in questi scritti il principio è espresso con chiarezza: “L’estraniazione religiosa come tale ha luogo soltanto nella sfera della coscienza, dell’interiorità umana; invece l’estraniazione della vita economica è l’estraniazione della vita ‘reale’, onde ‘la sua soppressione abbraccia l’uno e l’altro lato'” (p. 123, la distinzione dei caratteri è mia)” [Norberto Bobbio, prefazione del traduttore][(in) Karl Marx, ‘Manoscritti economico-filosofici del 1844’, 1949]
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- Articolo pubblicato:30 Dicembre 2013