“Si consideri in primo luogo la sua opera di editore e rieditore di testi propri e di Marx. Negli anni ’80 essa si dispiega con lo stesso ritmo di sincronia con le discussioni nel campo del movimento operaio che già l’opera di Marx  come ripubblicatore di propri testi aveva tenuto presente fino al 1869, quando tra tutte le altre opere aveva dato la precedenza al ’18 brumaio di Luigi Napoleone’, tanto attuale ancora non soltanto per la permanenza al potere del protagonista del colpo di Stato del 2 dicembre, ma anche per il diffondersi dei suoi metodi di governo nella Prussia e nella Germania di Bismarck, senza una adeguata consapevolezza da parte del movimento operaio di ispirazione lassalliana. Osserviamo i titoli delle ristampe di scritti propri e di Marx curate da Engels per la Germania e non riuscirà difficile concludere qual è il senso complessivo di questa attività, il perché di certe scelte, i motivi delle osservazioni contenute nelle prefazioni a queste ristampe: da ‘Lo sviluppo del socialismo dall’utopia alla scienza’, edito come opuscolo separato per l’appunto nel 1883 e che in quello stesso anno ebbe tre edizioni per un complesso di 10.000 copie, alla terza edizione tedesca del ‘Manifesto del Partito Comunista’, ristampata nel 1883 in una edizione di 5000 copie (17) su su fino alla prima edizione tedesca della ‘Miseria della filosofia’, sulla quale torneremo in seguito, l’attenzione è costantemente rivolta a definire la natura del socialismo scientifico, a liberare l’immagine del socialismo dalle incrostazioni che volta per volta gli si erano venute attribuendo, a mostrare il cammino che già Marx ed Engels avevano precedentemente percorso in questo senso. Anzi, ciò che deve essere sottolineato con particolare forza è proprio come Engels cercasse di realizzare questo compito in termini di storicità assoluta, non confondendo mai fasi e momenti storici diversi, ma anzi aiutando a distinguere e ad utilizzare queste distinzioni. Alla luce di questa caratteristica vanno viste, infatti, non soltanto le scelte compiute da Engels dei testi da ristampare, ma anche le prefazioni da lui prepostevi. In modo ancora più specifico miravano in questa direzione gli scritti originali destinati da Engels alla socialdemocrazia tedesca e pubblicati in questi anni sul ‘Sozialdemokrat’. Si vedano, ad esempio, “Karl Marx e la “Neue Rheinische Zeitung””, apparso sul ‘Sozialdemokrat’ il 13 marzo 1884 e “Per la storia della Lega dei Comunisti” pubblicato in tre puntate sullo stesso settimanale nel novembre 1885″ (18). Engels qui persegue chiaramente il fine di trasmettere alla socialdemocrazia tedesca, impegnata in una battaglia ricca di insidie contro Bismarck, l’esperienza della lotta che era stata sua e di Marx nel 1848-49 e la tradizione della prima grande organizzazione tedesca e internazionale del movimento operaio” [Ernesto Ragionieri, Alle origini del marxismo della Seconda Internazionale. II. La battaglia contro il socialismo di Stato, Critica marxista, Roma, n° 3 maggio-giugno 1966] [(17) Notizie importanti e precise per questo aspetto della attività di Engels dopo la morte di Marx in Heinrich Gemkov, Friedrich Engels’ Hilfe, cit., pp. 82 e sgg. Per i limiti della circolazione degli scritti di Marx e di Engels in quegli anni, e della loro conoscenza anche da parte degli studiosi più informati, basterà ricordare il seguente episodio. Il 5 luglio 1884 Franz Mehring si rivolgeva ad Engels per chiedere il suo aiuto nella preparazione di una biografia di Marx che, com’è noto, egli scriverà alcuni decenni più tardi, negli ultimi anni della sua vita. Dall’elenco degli scritti di Marx e di Engels da Mehring posseduti e dall’elenco di quelli da lui ricercati, che è accluso alla lettera (I.I.S.G., Marx-Engels-Nachlass L VII 21) si vede non soltanto come anche a chi ne aveva fatta sistematica ricerca erano rimasti inaccessibili il discorso sul libero scambio, ‘Po und Rhein’, ‘Savoyen’, ‘Nizza und Rhein’, ‘Die preussische Militärfrage und die deutsche Arbeiterfrage’, ma che degli scritti sul ’48 in Francia e in Germania non veniva fatta neppure una esplicita menzione; (18) “Marx und die “Neue Rheinische Zeitung” 1848-49″ in ‘Der Sozialdemokrat’, 13 marzo 1948 e ora in Karl Marx – Friedrich Engels, ‘Werke’, Berlin, 1962, Bd. 21, pp. 16-24. E’ interessante rilevare che il tema quarantottesco dell’articolo da pubblicarsi nel primo anniversario della morte di Marx era stato suggerito ad Engels da Eduard Bernstein (Bernstein a Engels 14 febbraio 1884 in ‘Friedrich Engels’ Briefwechsel mit Karl Kautsky, cit., p. 99) sia pure con un intento diverso, e cioè quello di difendere Marx dall’accusa di avere danneggiato coi suoi attacchi i democratici dell’Assemblea di Francoforte]