“Marx, parlando del programma di Gotha, in una lettera a Bracke (5 maggio 1875), scriveva “Anche se l’unità degli operai si rallegra non bisogna dimenticare che questo successo momentaneo è stato acquistato a caro prezzo” (Marx alludeva al compromesso che aveva portato gli eisenachiani ad accettare le false teorie di Lassalle: la teoria della legge di bronzo dei salari, la teoria dello Stato popolare libero, la teoria della cooperazione di produzione con l’appoggio dello Stato). Che Marx avesse ragione di temere le conseguenze di questo mercato dei principi è stato abbondantemente provato dal fallimento della socialdemocrazia tedesca, rosa dall’opportunismo, di fronte alla crisi della guerra (1914-’18), e a quella del dopo guerra” [Arturo Colombi, «Per un partito di combattimento». Scritti scelti 1948-1955, 2004]
- Categoria dell'articolo:Nuove Accessioni
- Articolo pubblicato:1 Ottobre 2013