“Godelier distingue nel ‘Capitale’ due diverse nozioni di contraddizione: “abbiamo contraddizioni interne ad un sistema e contraddizioni fra questo ed altri sistemi” (30). La contraddizione, cioè, fra classe capitalistica e classe operaia, è interna, specifica, ai rapporti di produzione capitalistici; essa “caratterizza il sistema ‘fin dalla sua origine’, ed è continuamente riprodotta dal funzionamento del sistema stesso” (31). Ma non è questa la contraddizione fondamentale del modo di produzione capitalistico, bensì l’altra, che si instaura non all’interno di una struttura, ma fra due strutture diverse: la contraddizione fra lo sviluppo delle forze produttive, e i rapporti di produzione, nella forma della proprietà privata dei mezzi di produzione. Si tratta di una contraddizione che non è specifica del sistema, in quanto esiste in esso non dalla sua origine, bensì si produce a un certo stadio della sua evoluzione. “La contraddizione fondamentale del modo di produzione capitalista è nata dallo sviluppo di questo modo di produzione, ma essa non è lo sviluppo di una contraddizione presente ‘fin dall’origine’ nel sistema. Questa contraddizione appare senza che nessuno abbia voluto farla apparire. Questa contraddizione è dunque inintenzionale” (32). La superiorità del modo di produzione socialista sta nel fatto che “la struttura dei rapporti di produzione, nel socialismo, ‘corrisponde’ funzionalmente alle nuove condizioni di sviluppo delle forze produttive” (33). Il socialismo risolve dunque la contraddizione del capitalismo senza che tra l’uno e l’altro sia configurabile un rapporto dialettico di evoluzione; la contraddizione fondamentale non è infatti interna ai rapporti di produzione del capitalismo, e la contraddizione interna, quella tra capitalisti e operai, “non contiene al proprio interno l’insieme delle contraddizioni indispensabili per la propria soluzione” (34)” [Ornella Pompeo Faracovi, Il marxismo francese contemporaneo fra dialettica e struttura, (1945-1968), 1972] [(30) Maurice Godelier, Razionalità e irrazionalità nell’economia, 1970, p. 184; (31) Ivi, p. 185; (32) Ivi, p. 187 (33) Ivi, p. 188; (34) Ivi, p. 193 (in corsivo nel testo)]