“L’interesse di Marx per la ‘crisi’ nei ‘Grundrisse’ è la diretta espressione di un bisogno di organizzazione e di militanza politica che torna a manifestarsi dopo la crisi dei primi Anni Cinquanta. Se nel ritirarsi dalla lotta politica per rientrare nella stanza di studio Marx aveva dichiarato: “una nuova rivoluzione è possibile soltanto in seguito a una nuova crisi. Ma è anche altrettanto sicura quanto questa”; ora che le prime avvisaglie della crisi monetaria  si sono trasformate in un ‘general downbreak’ della produzione borghese, l’esigenza di una “apparizione in pubblico” è divenuta una precisa esigenza politica. Ma rispetto alle indicazioni contenute in ‘Le lotte di classe in Francia dal 1848 al 1850’, i ‘Grundrisse’ presentano accenti nuovi e offrono elementi per una più matura teoria dell’organizzazione. Oltre a un giudizio più articolato sulla società borghese (che si esprime già negli articoli della ‘New York Daily Tribune’, assieme a una nuova consapevolezza internazionalistica) (S. Bologna, op. cit.) troviamo le premesse teoriche per un discorso sulla maturità del comunismo. Se lo sviluppo degli Anni Cinquanta ha tolto ogni prospettiva politica tanto alla illusione democratica quanto alla via cospirativa, la rivoluzione del capitale ha preparato un terreno di scontro più avanzato, in cui si affrontano la società del capitale, unificata dal mercato mondiale in misura prima sconosciuta, da un lato e il lavoro astratto dall’altro, e che richiede nuove soluzioni di partito. Se ‘Le lotte di classe in Francia’ contenevano una ‘teoria della spontaneità’ in qualche modo legata a una fase  ormai superata dello sviluppo del capitale, i ‘Grundrisse’ leggono nella tendenza ormai dispiegata le premesse di una ‘teoria del comunismo’. Il richiamo alla funzione pedagogica della sconfitta rivoluzionaria e alla necessità di una “lunga marcia” del proletariato rivoluzionario dentro la società del capitale, che gli scritti storico-politici dei primi Anni Cinquanta registravano, lasciano il posto nei ‘Grundrisse’ all’anticipazione di un ‘bisogno di comunismo’ ormai presente in tendenza. Se al processo di Colonia Marx ed Engels sottolineavano l’immaturità del proletariato tedesco, nella ripresa dei rapporti di Marx con Lassalle per la pubblicazione della sua “Economia”, si legge l’ansia di riproporsi allo stesso pubblico tedesco nella maturità di un progetto strategico che deve bruciare le tappe di fronte all’incalzare della crisi” [Amedeo Vigorelli, ‘Politica e filosofia nei “Grundrisse” di Marx’] [(in) Pier Aldo Rovatti, Roberta Tomassini, Amedeo Vigorelli, Bisogni e teoria marxista, 1977]