“Sotto la denominazione delle forze produttive della società noi intenderemo ‘la totalità dei mezzi di produzione e delle forze di lavoro’: vale a dire da un lato la totalità delle macchine d’ogni specie, delle materie prime, dei combustibili ecc. ‘in natura’, e dall’altro lato la totalità ‘in natura’ delle forze di lavoro d’ogni specie (cioè le forze di lavoro dei metallurgici, dei tecnici, dei tessili ecc., cioè le forze di lavoro di vario carattere concreto e di varia qualifica (1). Lo sviluppo delle forze produttive costituisce la base della evoluzione umana in generale, e appunto sotto questo aspetto va considerato ogni fenomeno della vita pubblica. Il punto di vista dello sviluppo delle forze produttive coincide con quello della ‘riproduzione’: l’incremento delle forze produttive corrisponde alla riproduzione allargata, la loro situazione stazionaria alla riproduzione semplice, e infine l’abbassamento d’esse si manifesta nel fatto che vien riprodotta soltanto una parte sempre minore dei prodotti periodicamente consumati; nell’ultimo caso ci troviamo di fronte ad un regresso sociale. Il punto di vista della ‘riproduzione’ è specificamente obbligatorio per ogni ricerca economica; ma è doppiamente obbligatorio per lo studioso, che esamina i periodi X “critici” e le fasi evolutive di transizione” [N. Bucharin, ‘L’economia del periodo di trasformazione’ (in)  ‘Rassegna comunista, teoria – critica – documentazione del movimento comunista internazionale, edita dal Partito comunista d’Italia, Milano, N° 27  31 agosto 1922, pag 1317-1332] [(1) Non si può con Maslow (“Agrarfrage”. vol. I: “Teoria dello sviluppo dell’economia nazionale” e altri scritti), porre in una stessa parentesi i mezzi di produzione e il lavoro vivo, vale a dire addizionare una grandezza con un processo. Non il lavoro è adeguabile ai mezzi di produzione, ma bensì la forza di lavoro. Sulle forze di lavoro vedi Marx, ‘Capitale’, ‘Miseria della filosofia’ ecc.. Confronta anche: “Production” nel “Nouveau dictionaire d’économie politique” par Léon Say “puissance productive…l’ensemble de ces éléments envisagés comme des force”; Kleinwächter, “la produzione economica generale”, nel Manuale di Schönberg; B. Harms, “lavoro”, nel “Handwörterbuch der Staatswissenschaftslehre” (- teoria generale dell’economia politica), 1910; Watkins, Third factor in variation of productivity (il terzo fattore della variazione della produttività) nella “American economic review”, Dicembre 1915 (vol V n. 4); F. Oppenheimer, Teoria ecc., “le forze produttive” (p.138 a 139 sgg.); R. Hilferding, “Eine neue Untersuchung über die Arbeitsmittel” ( – nuova ricerca sui mezzi di lavoro). Formulazioni esatte si trovano presso Rodbertus, “Zur Beleuchtung der sozialen Frage” ( – sull’illustrazione della questione sociale), parte I, seconda ediz. curata da Moritz Wirth, Berlino 1890, p. 60. (“Debbono distinguersi bene tra loro la forza produttiva e la produttività. Quest’ultima è l’attuazione o il frutto della forza produttiva”. In altre parole, R. prende le forze produttive in natura). Cf. anche Liszt, “Das nationale System der pol. Oekon, ( – il sistema nazionale dell’economia politica)”]