“La concezione dei bisogni radicali appare per la prima volta in forma dettagliata nell’introduzione a ‘Per la critica della filosofia del diritto di Hegel’. Attraverso l’analisi approfondita di questa opera la Heller individua alcuni punti chiave rispetto alla teoria dei bisogni radicali e cioè: come può la teoria diventare prassi, come può penetrare tra le masse, come possono i valori della critica radicale diventare valori delle masse? La risposta sintetica che si può dare è che “La teoria si realizza in una popolo soltanto nella misura in cui essa costituisce la realizzazione dei bisogni di tale popolo” e conseguentemente “Una rivoluzione radicale non può essere che la rivoluzione dei bisogni radicali” (1). Marx individua nella classe operaia i portatori di questi bisogni in quanto è la classe che non rivendica a sé alcun diritto particolare o settoriale ma la sua proposta possiede un carattere universale. Infatti il rifiuto del lavoro salariato, che è un bisogno realmente radicale, e la necessità del suo superamento, non possono essere considerati come una qualsiasi rivendicazione salariale, ma implica l’abbattimento della divisione sociale del lavoro e della società capitalistica, stravolgendo l’intero sistema dei rapporti sociali tra i singoli individui. In questo senso la classe operaia non può liberare se stessa senza liberare tutta l’umanità. La convinzione che i bisogni radicali nascono in qualche modo dal lavoro è un filo conduttore nell’opera di Marx. (…) L’abbattimento della proprietà privata può essere realizzato solo a condizione che gli individui siano giunti a un grado di sviluppo universale, cioè il bisogno di universalità è coscienza della necessità dell’abbattimento del sistema per dare libero sfogo alla molteplicità dei bisogni umani. Il bisogno di universalità s’è già realizzato nel capitalismo, il bisogno radicale di trascendere il capitalismo esiste già” [AA.VV., ‘La teoria dei bisogni in Marx’ (in) Laboratorio di sociologia, quaderni di studi e ricerche, Roma, 1. 1979, p. 171-195] [(1) K. Marx, Per la critica della filosofia del diritto d Hegel, in Marx-Engels, Opere scelte, 1971, p. 66]