“Sulla paternità dell’interpretazione storiografica per la quale – secondo le parole con cui si apre il ‘Manifesto Comunista’ – “la storia di ogni società esistita fino a questo momento, è storia di lotta di classi”, molto si è scritto, per attribuirne o negarne il merito, volta a volta, a Babeuf, a Saint-Simon, a Blanqui, a Marx. Lo stesso Engels, che in ‘Socialisme utopique et socialisme scientifique’ parla di “genialissima scoperta” a proposito dell’idea, esposta da Saint-Simon già nel 1802, di “concepire la Rivoluzione francese come una lotta di classe tra nobiltà, borghesia e non possidenti” (52), nella ‘Prefazione’ all’edizione tedesca del 1883 al ‘Manifesto’ scrive che la teoria per cui “tutta la storia è storia di lotte fra le classi” appartiene “esclusivamente a Marx” (53)” [Domenico Fisichella, Crisi della politica e governo dei produttori, 2007] [(52) Engels, Socialisme utopique, cit, p. 48; (53) Karl Marx Friedrich Engels, Manifesto del Partito Comunista’, a cura di Emma Cantimori Mezzomonti, Einaudi, Torino, 1949, p. 291]