“Lo studio dei movimenti contadini alla vigilia della Fronda ci spiega la base reale e profonda sulla quale era montato l’intero edificio della lotta politica, reso complicato dalla presenza di partiti, gruppi, corporazioni e istituzioni. Ci restano da chiarire le origini specifiche delle relazioni tra le masse contadine e la nobiltà durante la Fronda. Abbiamo già assistito a fenomeni isolati, in cui i nobili incoraggiavano la lotta antifiscale dei contadini o si facevano interpreti delle loro richieste presso l’autorità locale”. (…) “Sappiamo già che le sollevazioni popolari avevano un carattere di spontaneismo, e che il loro successo dipendeva dai dirigenti. Se la borghesia si fosse messa alla testa di questo enorme moto sul piano nazionale, ci troveremmo di fronte ad una enorme rivoluzione borghese” [Lettere di Marx ed Engels a Nicolas (Daniels), ed. russa, 1908, p. 65, p. 51] [(in) Boris F. Porchnev, Lotte contadine e urbane nel grand siècle, 1974 (Tit.orig.: Les soulèvements populaires en France au XVIIe siècle)]