“A questo punto del nostro discorso risulta necessario introdurre (…) la distinzione marxiana tra ‘metodo di esposizione’ e ‘metodo d’indagine’: “certo, il modo di esporre (Darstellungsweise) un argomento deve distinguersi formalmente dal modo di compiere l’indagine (Forschungsweise). L’indagine deve appropriarsi il materiale nei particolari, deve analizzare le sue differenti forme di sviluppo e deve rintracciare l’interno concatenamento. Solo dopo che è stato compiuto questo lavoro, il movimento reale può essere esposto in maniera conveniente. Se questo riesce, e se la vita del materiale si presenta ora idealmente riflessa, può sembrare che si abbia a che fare con una costruzione a priori” (1). Cominciamo col definire le attribuzioni proprie dell”indagine’: questa deve appropriarsi il concreto, “sintesi di molte determinazioni, quindi unità del molteplice”, in quanto ‘materiale’ dell’esposizione scientifica. Dal momento che il concetto nel pensiero “si presenta come processo di sintesi, come risultato e non come punto di partenza”, proprio perché – insieme – esso è il “punto di partenza effettivo”: l’indagine parte “dall’intuizione e rappresentazione (Anschauung und Vorstellung)” del ‘concreto immediato’ – attualità del ‘concreto reale’ – come parte iniziale e insopprimibile del processo conoscitivo della scienza critica. L’indagine si sofferma, allora, sulla ‘materia individuale’ dell’esposizione logica; quella materia che è ‘genesi’ rinnovantesi della realtà sociale che ci circonda, e che si tratta di ricostruire criticamente: e la società – materialisticamente – “deve essere sempre presente alla rappresentazione come presupposto” (2). L’indagine deve garantire – a partire dalle forme costitutive della propria conoscenza, l’intuizione e la rappresentazione – l’immissione, nel movimento logico delle categorie, dei fenomeni empirici, finiti, casuali, accidentali; l’indagine deve “sviluppare geneticamente le differenti forme (die verschiedenen Formen genetisch entwickeln)” (3) del finito, “analizzare le differenti forme di sviluppo e rintracciare l’interno concatenamento” nei particolari del materiale che si trova innanzi. Indagine è acquisizione analitica delle contraddizioni: e “l’analisi è il presupposto necessario dell’esposizione genetica (die notwendige Voraussetzung der genetischen Darstellung)” (4)” [Gianfranco Borrelli, Teoria del valore e crisi sociale. Sul concetto di capitale in generale, 1975] [(1) MEW, 23, p.27; Capitale I, p. 44; (2) ‘Grundrisse’, p. 21; Lineamenti, I, p. 27 (…); (3) MEW, 26.3, p. 491; ‘Teorie’-Conti, III, p. 518; (4) Ibidem]