“Marx era uscito dalla redazione (della Rheinische Zeitung, ndr) già nel marzo. Si recò poco dopo a Kreuznach, sposò Jenny von Westphalen e andò poi a Parigi. Con una velocità e con una decisione veramente senza respiro egli si lasciò ora alle spalle dopo la filosofia e la teologia idealistiche tedesche anche il socialismo primitivo ed i sistemi analitici della economia politica britannica. Immediatamente dopo la fine della “Rheinische Zeitung” egli iniziò a misurarsi con la teoria dello Stato di Hegel. Nel 1843-44 collaborò a Parigi con Arnold Ruge, i cui “Deutsche Jahrbücher” (Annali tedeschi), che da ultimo si stampavano a Dresda, erano stati egualmente vietati all’inizio del 1843 per un intervento prussiano; insieme i due editarono ora i “Deutsch-Französische Jahrbücher”(Annali franco-tedeschi). Contemporaneamente Marx lavorò ad un’opera grandiosa sulla filosofia del diritto di Hegel. Un capitolo introduttivo, col titolo ‘Zur Kritik der Hegelschen Rechtsphilosophie’, comparve sugli Annali nel 1844. Nel 1844-45 seguì la ricerca ‘Die Heilige Familie’ (La sacra Famiglia), questa scritta in collaborazione con Engels, come una resa dei conti critica con la filosofia della religione tedesca. Questo era il passaggio in una nuova epoca della storia del pensiero e dell’azione in Europa” [Heinrich Lutz, Tra Asburgo e Prussia. La Germania dal 1815 al 1866, 1992]
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- Articolo pubblicato:11 Luglio 2012