“Malgrado i paludamenti profetici con cui i suoi fedeli lo hanno decorato, il libro principale di Gesell è scritto in linguaggio freddo e scientifico; benché sia profondamente soffuso di un attaccamento alla giustizia sociale più appassionato ed emotivo di quanto alcuni ritengano conveniente per uno scienziato. La parte derivata da Henry George (1), sebbene sia indubbiamente una fonte importante della forza del movimento, è di interesse affatto secondario. In complesso lo scopo del libro può definirsi l’instaurazione di un socialismo anti-marxista, una reazione al ‘laissez-faire’ costruita su fondamenti teorici totalmente diversi da quelli di Marx poiché basati sul ripudio, invece che sull’accettazione, delle ipotesi classiche, e sulla liberazione della concorrenza da ogni vincolo, invece che sull’abolizione della concorrenza. Ritengo che l’avvenire avrà più da imparare dallo spirito di Gesell che da quello di Marx. La prefazione a ‘The Natural Economic Order’ indicherà al lettore, se vorrà leggerla, la classe morale di Gesell. Io penso che la risposta al marxismo debba trovarsi seguendo le linee di questa prefazione”. (1) Gesell differiva da George perché raccomandava il pagamento di un compenso per la nazionalizzazione della terra; (Silvio Gesell (1862-1930)) [John Maynard Keynes, Teoria generale dell’occupazione, dell’interesse e della moneta, 2006]