“Il materialismo storico è uno degli elementi costitutivi e originari (per anche il più importante) della filosofia marxistica. Il materialismo storico, può piacere o non piacere, ma non vedo come si possa negare che faccia parte integrante della filosofia di Marx e sia la scoperta più profonda dell’autore della ‘Ideologia tedesca’. Io intendo il materialismo storico nel senso, credo, più genuino e meno contraffatto dai commentatori: lo intendo come quella teoria realistica della storia secondo cui per comprendere la storia umana bisogna partire dai rapporti reali (che sono prevalentemente quelli economici) e non dalle idee (la coscienza) che di questi rapporti si fanno gli uomini. Togliere a Marx il materialismo storico significa amputarlo, anzi decapitarlo” (Norberto Bobbio a Giuseppe Tamburrano, 30 ottobre 1963) (…) “Lei aveva colto giustamente l’uso ambiguo che io avevo fatto del concetto di materialismo storico. In realtà il materialismo storico è la teoria del primato della struttura. Quello che dicevo nella seconda lettera può essere considerato, sì, come un’importante scoperta di Marx, ma si dovrebbe piuttosto chiamare “concezione realistica della storia”, ed è la concezione secondo cui, come dicevo, per capire la storia bisogna prima di tutto togliere i veli con le cui  idee o ideologie degli uomini la ricoprono. Tra materialismo storico e concezione realistica della storia c’è un rapporto ma non possono essere identificati. Il punto sul quale continuo a mordere il freno è quello riguardante il rapporto tra struttura e sovrastruttura: se veramente il rapporto è di piena reciprocità, tutto il senso pregnante del marxismo va a farsi benedire. Una teoria della mutua dipendenza credo che qualsiasi sociologo sarebbe disposto ad ammetterla. Non è necessario salvare Marx a tutti i costi”.” (Norberto Bobbio a Giuseppe Tamburrano, 26 marzo 1964) [in Bobbio-Tamburrano, Carteggio su marxismo, liberalismo, socialismo, 2007]