“”Le mort saisit le vif” – diceva Federico Engels occupandosi della futura rivoluzione italiana e il partito socialista. – La borghesia italiana, secondo il compagno di Carlo Marx, “giunta al potere durante e dopo l’emancipazione nazionale, non seppe nè volle completare la sua vittoria. Non ha distrutto i residui della feudalità nè ha riorganizzato la produzione nazionale sul modello borghese moderno. Incapace di far partecipare il paese ai relativi e temporanei vantaggi del regime capitalista, essa glie ne impose tutti i carichi, tutti gli inconvenienti. Non contenta di ciò, perdette per sempre, in ignobili bindolerie bancarie, quel che le restava di rispettabilità e di credito” [Critica sociale, anno 1894, pag. 35] [in Renato Marmiroli, Camillo Prampolini, 1948]