“Per chiarire le idee di Dühring, che già li denunciava, Engels propose molte intepretazioni dialettiche dei fenomeni naturali. Si ricordi l’esempio del chicco d’orzo per illustrare la terza legge: “Se un chicco di orzo trova le condizioni per esso normali, se cade su un terreno favorevole, sotto l’influsso del calore e dell’umidità subisce un’alterazione specifica, cioè germina; il chicco come tale muore, viene negato, e al suo posto spunta la pianta che esso ha generato, la negazione del chicco. Ma quale è il corso normale della vita di questa pianta? Essa cresce, fiorisce, viene fecondata e, infine, a sua volta produce dei chicchi di orzo e, non appena questi sono maturati, lo stelo muore, viene a sua volta negato. Come risultato di questa negazione della negazione abbiamo di nuovo l’originario chicco di orzo, non però semplice, ma moltiplicato per dieci, per venti, per trenta”. “Altrettanto accade nella matematica” aggiunge Engels più avanti. “Prendiamo una qualsiasi grandezza algebrica, per esempio ‘a’. Neghiamola e avremo ‘-a’. Neghiamo questa negazione moltiplicando ‘-a’ per ‘-a’, avremo così ‘+a al quadrato’, cioè la primitiva grandezza positiva, ma ad un grado più elevato, ossia alla seconda potenza”.” [Jacques Monod, Il caso e la necessità, 1970]
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- Articolo pubblicato:22 Maggio 2012