“In modo ben diverso si pone il problema per Engels. “In ogni società nella quale la produzione si sviluppa con spontaneità naturale, e la società odierna è di questo genere, non sono i produttori a dominare i mezzi di produzione, ma i mezzi di produzione a dominare i produttori. In una società siffatta ogni nuova leva della produzione si muta necessariamente in un nuovo mezzo per l’asservimento dei produttori ai mezzi di produzione. Questo vale anzitutto per quella leva della produzione che sino all’introduzione della grande industria è stata di gran lunga la più potente: la divisione del lavoro…’Essendo il lavoro diviso, anche l’uomo è diviso’. Tutte le altre capacità fisiche e spirituali sono sacrificate alla formazione di una sola attività”. Engels può riferirsi a questo proposito al ‘Capitale’ di Marx, ma non nasconde che questa esigenza del superamento del principio della divisione del lavoro era stata posta vivacemente già dai primi teorici del socialismo utopistico. Il passaggio del socialismo “dall’utopia alla scienza” non è concepito da Engels come un semplice voltar pagina” [Valentino Gerratana, Ricerche di storia del marxismo, 1972]