“Nè si lamenti l’apparente ritardo con cui questa iniziativa vede la luce. Una traduzione seria, degna, del ‘Capitale’ richiedeva anni di lavoro e di preparazione; bisognava impadronirsi dello spirito dell’opera, e risolvere in questo spirito innumerevoli problemi di dettaglio; bisognava familiarizzarsi con l’immensa letteratura economica studiata da Marx, tenendo presente nello stesso tempo che questo libro non è soltanto un trattato di economia politica; bisognava ricordare che quest’opera non è destinata soltanto al “pubblico dei dotti” ma in primo luogo alla classe operaia. Il traduttore di questo primo volume, ora pubblicato, (…) Delio Cantimori, ha dimostrato di sapere tener conto di tutte queste impegnative esigenze; ed egli stesso sa che questo è il miglior elogio che si possa fare alla sua meritoria fatica. Base della traduzione è stata, come è precisato nella ‘Nota dell’editore’ premessa al volume, la quarta edizione curata da Engels, secondo il testo pubblicato nel 1932 dall’Istituto Marx-Engels-Lenin di Mosca; cioè la migliore edizione originale oggi esistente. Subito dopo il I, seguiranno il II e il III Libro, e tutta l’opera sarà suddivisa, secondo l’annuncio dell’editore, in otto maneggevoli volumi. La suddivisione faciliterà lo studio di quest’opera, più che mai prezioso (…). Ma è lecito anche sperare che, a parte gli inevitabili “sicofanti ciarloni” di cui parla Marx, interpreti e strumenti delle “Furie dell’interesse privato”, la cultura italiana sappia cogliere l’ottima occasione per mettere da parte le rimasticature di seconda mano sul marxismo e rinnovare con il ‘Capitale’ una conoscenza meno superficiale e più spregiudicata.” [Valentino Gerratana, La battaglia delle idee. Recensione a ‘Karl Marx, Il Capitale, libro I, traduzione di Delio Cantimori, Roma, Edizioni Rinascita, 1951 pag 352 L. 300, in Rinascita, n° 3, marzo 1951]
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- Articolo pubblicato:1 Aprile 2012