“Ciò su cui  Marx insiste (…) è che “il materialismo francese e inglese è rimasto sempre in intimo rapporto con Democrito ed Epicuro” (Marx Engels, La sacra famiglia, p.166), declinando in modi sempre nuovi le intuizioni di fondo di questi due autori. Bayle, Hobbes, Bacone e tutti gli altri materialisti, fino a giungere ai già citati La Mettrie, D’Holbach e Helvétius, si situano nel solco di questa tradizione materialistica, che ha insistito essenzialmente – e con intensità via via maggiore – su due punti decisivi, nei quali Marx ed Engels non faranno mistero di riconoscersi: 1. Il primato della materia, rispetto alla quale lo spirito è un qualcosa di derivato e di subordinato; 2. l’inesistenza di Dio, che viene argomentata in maniera perfettamente coerente e senza remore dagli atei francesi dell’Età illuministica.” [Diego Fusaro, Marx e l’atomismo greco. Alle radici del materialismo storico, 2007]