“E in una lettera a von Patten, Engels sintetizza nel modo seguente i princìpi che rendevano insuperabile l’ostilità tra Marx ed i bakunisti: “Gli anarchici (…) dichiarano che la rivoluzione proletaria deve cominciare abolendo l’organizzazione politica dello stato. Ma l’unica organizzazione che il proletariato trova già pronta dopo la vittoria è proprio lo stato. Ora, per quanto grandi siano i cambiamenti necessari per metterlo in grado di assolvere alle sue nuove funzioni, distruggere proprio allora lo stato significherebbe distruggere l’unico organismo a disposizione del proletariato per la effettiva messa in atto del potere appena conquistato, attraverso la graduale neutralizzazione dell’avversario di classe e la definitiva realizzazione di quella rivoluzione economica senza la quale la vittoria sarebbe costretta a sfociare in una nuova sconfitta e in nuovo bagno di sangue operaio, come avvenne dopo la Comune di Parigi” (Brief an von Patten, 18 April 1883, in Marx-Engels, Ausg. Briefe, Berlin, 1953, p. 433).” [Kurt Lenk, Teorie della rivoluzione, 1976]