“Occorreva dare un supporto organizzativo e ideologico allo sviluppo dell’arte russa. Tale compito se lo assunse Lunacharskij, responsabile della vita culturale russa del tempo, ed ex-compagno di lotta e dibattito di Lenin. Già verso la fine degli anni Venti, in modo parte consapevole, parte spontaneo, ebbero inizio i preparativi per la creazione di associazioni unificate degli scrittori, degli artisti, ecc. Rientrava in tale lavoro di preparazione l’incarico affidato a giovani studiosi di stabilire se e in quale misura Marx, Engels e Lenin avessero una concezione estetica coerente, e se la si potesse ricostruire in base agli scritti pervenutici. La figura indubbiamente più significativa del gruppo era Michail Lifsic, il quale, poco dopo l’arrivo di Lukacs a Mosca, portò a compimento quella raccolta che divenne poi nota col titolo di ‘Marx, Engels: Über Kunst und Literatur’, e che dimostrò come di fatto Marx ed Engels avessero una concezione estetica coerente, e come tale concezione, la cui essenza consisteva nel rispetto, nell’apprezzamento e nella valutazione dell’opera artistica oggettiva in quanto tale, fosse sostanzialmente contraria a ogni metodo sociologico-volgare.” [István Hermann][in Guido Oldrini  a cura, Il marxismo della maturità di Lukacs, 1983]