“Uno dei critici più acuti e più noti negli ultimi anni della legge marxiana dell’accumulazione è Oppenheimer (1). (…) Oppenheimer attribuisce alla dottrina marxiana dell’accumulazione “due elementi” che in realtà non hanno nulla a che fare con questa dottrina. Il primo elemento è costituito dal fatto “che la macchina mette in libertà gli operai”. Sull’importante differenza fra l’espulsione degli operai a causa dell’introduzione delle macchine e l’espulsione attraverso la progressiva accumulazione di capitale rimandiamo a quanto detto in precedenza. Oppenheimer confonde questi due fenomeni. La macchina esclude l’operaio. Perciò il processo di produzione in Marx, secondo l’esposizione di Oppenheimer, produce “una sovrappopolazione relativa cronica”. Secondo Marx, dice Oppenheimer, “è sempre data una preponderante offerta di forza-lavoro. Per questo il salario non può mai innalzarsi al di sopra del suo ‘livello minimo’, poiché ‘sempre’ due operai rincorrono un capomastro offrendosi”. In realtà l’espulsione degli operai, di cui parla Marx nel capitolo sull’accumulazione, è qualcosa di ben diverso rispetto all’espulsione attraverso la macchina. Ciò risulta già sul piano formale dalla costruzione dell’opera marxiana. Marx tratta l’avvenimento dell’espulsione degli operai attraverso la macchina, nella parte storico-descrittiva, nel capitolo 13° del libro I (“Macchine e grande industria”), cioè nei tre paragrafi 5,6 e 7 dove egli espone tanto il problema dell’espulsione attraverso la macchina stessa, quanto dettagliatamente le conseguenze ad essa collegate (“Lotta fra operaio e macchina” – “La teoria della compensazione rispetto agli operai soppiantati dalle macchine” – “Repulsione e attrazione di operai man mano che si sviluppa l’industria meccanica”). E dopo tutto questo doveva forse ripetere nel capitolo sull’accumulazione, quanto aveva già detto? In realtà Marx parla in questo capitolo dell’espulsione degli operai attraverso l’accumulazione di capitale, cioè a causa dell’insufficiente valorizzazione ad un grado determinato e progredito dell’accumulazione” (…). [Henryk Grossmann, Il crollo del capitalismo. La legge dell’accumulazione e del crollo del sistema capitalista, 2010] (1) F. Oppenheimer ‘System der Soziologie’, 1923; ‘Das Grundgesetz der Marxchen Gesellschaftslehre’, 1903; ‘Kapitalismus, Kommunismus, wissenschaftlicher Sozialismus, 1919]