“Le perplessità del filosofo su di una effettiva politica internazionalistica dei partiti socialisti europei punteggiano la corrispondenza privata. Labriola si era irritato per il comportamento della socialdemocrazia tedesca (e del “Vorwärts” in particolare) sulla questione d’Oriente, scoppiata di nuovo nelle prime settimane del 1897. A Luise Kautsky scriveva (13 marzo 1897): “La triplice alleanza è diventata impopolare. E, mi dispiace dirlo, l’antico odio contro il tedesco ricomincia [in Italia]. […] Il ‘Vorwärts’ col suo contegno scettico ha irritato”. E scrivendo a Croce (l’11 marzo 1897), se la prendeva con i “molti piccoli borghesi” della Spd “possessori di azioni delle banche creditrici della Turchia”; tacciando di quasi “cretinismo” il partito tedesco, incapace di “capire una ‘situazione nuova’ perché Marx ed Engels 20 anni fa credevano utile la conservazione della Turchia contro l’invasione russa”” [Stefano Miccolis, Antonio Labriola. Saggi per una biografia politica, 2010; a cura di Alessandro Savorelli e Stefania Miccolis]