“I sistemi socialisti e comunisti propriamente detti, i sistemi di Saint-Simon, di Fourier, di Owen, ecc., appaiono nella prima fase embrionale della lotta fra proletariato e borghesia che abbiamo sopra illustrato (vedi “Borghesi e proletari”). Gli inventori di questi sistemi ravvisano sì l’antagonismo fra le classi e l’azione degli elementi disgreganti nella stessa società dominante, ma non scorgono dalla parte del proletariato nessuna funzione storica autonoma, nessun movimento politico che gli sia proprio. Poiché l’antagonismo tra le classi si sviluppa di pari passo con lo sviluppo dell’industria, essi non trovano neppure le condizioni materiali per l’emancipazione del proletariato e, per crearle, vanno in cerca di una scienza sociale, di leggi sociali. Al posto dell’azione sociale deve subentrare la loro azione inventiva personale; al posto delle condizioni storiche dell’emancipazione, condizioni fantastiche; al posto del graduale organizzarsi del proletariato in classe, un’organizzazione della società escogitata di sana pianta. La storia universale dell’avvenire si risolve, per costoro, nella propaganda e nell’esecuzione pratica dei loro piani sociali. E’ vero che essi sono coscienti di patrocinare nei loro progetti principalmente gli interessi della classe operaia, come classe che più soffre; ma il proletariato esiste per loro soltanto sotto l’aspetto di classe che soffre di più.” [ENGELS Friedrich MARX Karl, a cura di Antonino BARBAGALLO, Manifesto del Partito Comunista]