“A 140 anni dalla Comune di Parigi (1871), ‘Inventare l’ignoto’ raccoglie i testi più compiuti di Marx e Engels sulla guerra franco-prussiana e sulla Comune (gli indirizzi all’Ait – l’ Associazione Internazionale dei lavoratori – tra cui l’opuscolo pubblicato con il titolo “La guerra civile in Francia”, e l’importante introduzione di Engels alla sua riedizione del 1891) e un dossier di lettere e documenti inediti o poco conosciuti che rischiarano soprattutto i dibattiti all’ interno del movimento socialista dell’ epoca. Questi testi stupiscono inevitabilmente i critici di Marx, coloro che parlano di un Marx volgare determinista e che conoscono poco il suo modo di concepire la politica. Gli scritti sulle crisi rivoluzionarie in Francia ne svelano la complessità, accompagnata – come scrive Bensaïd nel suo lungo saggio introduttivo – dalla «tragica consapevolezza del sempre-troppo-presto / sempre-troppo-tardi nella quale s’inscrive la scommessa dell’azione politica». Che si tratti della dialettica tra guerre e rivoluzioni, tra questione nazionale e questione sociale, tra repubblica e democrazia sostanziale, o ancora dell’ analisi dello Stato e del bonapartismo, la Comune di Parigi costituisce per Marx un potente indice rivelatore. Essa sperimenta nella pratica una forma inedita di democrazia che permette di intravedere il superamento della scissione tra l’uomo e il cittadino, il produttore e il consumatore, lo scioperante e l’utente” (da recensione a libro ‘Marx Karl Engels Friedrich a cura di Bensaid Daniel, Inventare l’ignoto. Testi e corrispondenze sulla Comune a Parigi, Roma 2011, prefazione di Bensaid Daniel’ [Corriere della Sera, 2.12.2011] Citazione: «Se rileggi l’ ultimo capitolo del mio 18 brumaio, troverai che io affermo che il prossimo tentativo della Rivoluzione francese non consisterà nel trasferire da una mano ad un’altra la macchina militare e burocratica, come è avvenuto fino ad ora, ma nello spezzarla, e che tale è la condizione preliminare di ogni reale rivoluzione popolare sul continente. In questo consiste pure il tentativo dei nostri eroici compagni parigini. Quale duttilità, quale iniziativa storica, quale capacità di sacrificio in questi parigini! Dopo sei mesi di fame e di rovina, causate dal tradimento interno ancora più che dal nemico esterno, insorgono sotto le baionette prussiane come se non ci fosse mai stata una guerra tra la Francia e la Germania e come se il nemico non fosse tuttora davanti alle porte di Parigi! La storia non ha alcun simile esempio di simile grandezza!» [Karl Marx. Lettera a Ludwig Kugelmann (12 aprile 1871)]
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- Articolo pubblicato:7 Dicembre 2011