“Non solamente Engels, l”alter ego’ di Marx, aveva mantenuto la sua fedeltà a Hegel, ma lo stesso Lenin, dopo aver studiato e applicato costantemente la dottrina di Marx, si mise, nel 1916, a quarantasei anni e alla vigilia della rivoluzione politica che aveva premeditato, a leggere e ad analizzare minuziosamente i testi più difficili di Hegel. Non giudicò né superfluo né inopportuno, nel momento stesso della preparazione della Rivoluzione russa, dedicarsi a questo lento e lungo lavoro filosofico. Una delle conclusioni che ne ricavò continua a stupire certi “leninisti”: “Aforisma: non si può comprendere perfettamente ‘Il Capitale’ di Marx e in particolare il suo primo capitolo senza aver studiato a fondo e compreso ‘tutta’ la ‘Logica’ di Hegel. Quindi nessun marxista ha compreso Marx da mezzo secolo a questa parte” (Quaderni filosofici, Parigi, 1955, p. 149)” [Jacques D’Hondt, Hegel, 1999]