“Accanto alle opere fondamentali di Marx e di Engels e delle pubblicazioni della socialdemocrazia tedesca, sul suo tavolo ormai prendono sempre più posto le raccolte russe di statistica. Inizia le prime ricerche personali che gettano luce sulla realtà nazionale. Fra gli argomenti di studio, il materialismo storico e la teoria del valore-lavoro diventano per lui strumenti d’orientamento politico. Studia la Russia come campo d’azione ed esamina la ripartizione delle principali forze in lotta nel paese. Per la determinazione della tappa più importante dell’evoluzione di Vladimiro Ul’janov abbiamo una testimonianza di valore veramente incalcolabile sulla quale, tuttavia, i biografi ufficiali chiudono d’abitudine gli occhi, perché è in contraddizione con la leggenda. Su un foglio d’inchiesta del partito del 1921 lo stesso Lenin segna come data iniziale della sua attività rivoluzionaria: «1892-1893. Samara. Circoli illegali della socialdemocrazia». Da questa data, indicata da un testimone irreprensibile dal punto di vista dell’esattezza, derivano due conclusioni: Vladimiro non partecipava affatto al lavoro politico dei circoli della ‘Narodnaja Volja’, altrimenti avrebbe indicato tale periodo sul foglio d’inchiesta; Vladimiro non divenne definitivamente socialdemocratico che nel 1892, altrimenti avrebbe intrapreso prima la propaganda socialdemocratica. Contestazioni e dubbi trovano così la loro definitiva soluzione. Imparzialmente segnaleremo come uno degli investigatori sovietici, posto per le sue funzioni a capo della storiografia da mausoleo – alludiamo ad Adorackij, attuale direttore dell’istituto Marx-Engels-Lenin – arriva sul problema che ci interessa a una conclusione pressappoco identica alla nostra” (pag 237-238) [Lev Trotsky, ‘Il giovane Lenin. La formazione intellettuale e ideologica del più grande rivoluzionario del XX secolo’, Mondadori, Milano, 1976]
- Categoria dell'articolo:Nuove Accessioni
- Articolo pubblicato:20 Ottobre 2024