“(…) In queste condizioni, il grande compito della classe operaia, è di conquistare il potere politico. Sembra che gli operai ne prendano coscienza. In effetti, si assiste ad una ripresa del movimento sia in Germania che in Francia e in Italia, dove si tenta parallelamente di restaurare il partito operaio. Un elemento del suo successo, è il ‘numero’. Tuttavia il numero pesa sulla bilancia solo se è unito dall’associazione e guidato da una chiara coscienza. L’esperienza del passato ha ampiamente dimostrato che se si trascura di stabilire questo legame fraterno tra i lavoratori dei differenti paesi al fine di incoraggiarli a far fronte insieme nelle loro lotte per l’emancipazione, la conseguenza sarà la sconfitta comune dei loro assalti disordinati. È questa convinzione che ha spinto i lavoratori dei diversi paesi a fondare l’ Associazione Internazionale, in occasione dell’assemblea pubblica tenuta il 28 settembre 1864 a St Martin’s Hall. (…)” (pag 90) [Manifesto, Indirizzo inaugurale dell’Associazione Internazionale dei Lavoratori] [(in) Marx Engels, Le parti de classe. II. Activité et organisation, Maspero, Paris, 1973, a cura di Roger Dangeville]