“Allo scoppio della prima guerra mondiale Connolly aderì al piano dell’Irish Republican Brotherhood e dei semiclandestino SInn Féin, per organizzare una rivolta antibritannica. Ai cospiratori feniani si unirono subito i militanti dell’Iran Citizen Army (Ica) – la milizia operaia che aveva protetto gli scioperanti durante i lunghi mesi della serrata (11) – e alcuni militanti dell’ Itgwu. L’organizzazione stessa della rivolta rappresentava il fine ultimo delle aspirazioni politiche di Connolly: gettare le basi per l’agognata indipendenza dell’Irlanda mantenendo fede, allo stesso tempo, a quella politica della “guerra alla guerra” ribadita più volte dall’Internazionale socialista. I delegati irlandesi, in realtà, nei congressi di Copenaghen e Basilea, avevano ricevuto numerose critiche da alcuni importanti esponenti del socialismo europeo proprio per le loro peculiari posizioni indipendentiste (12). È interessante sottolineare però come alcuni dei maggiori critici del “modello irlandese” avessero poi sposato la causa bellica, entrando a far parte dei diversi governi di unità nazionale allo scoppio del conflitto. Gli irlandesi, invece, erano rimasti fedeli alle posizioni internazionaliste, sposando le tesi difese da Lenin nella conferenza di Kienthal del 1916, che vedevano nello sciopero generale e nell’insurrezione armata gli unici mezzi per fermare il conflitto (13). Per Connolly, quindi, l’idea di una rivolta antimperialista in Irlanda si sposava perfettamente con le sue convinzioni ideologiche e la sua fede socialista. La celebre Rivolta di Pasqua cominciò ufficialmente a mezzogiorno del 24 aprile 1916, quando gli insorti s’impadronirono di alcuni punti chiave di Dublino. Dal palazzo delle poste i leader dell’insurrezione proclamarono la nascita della repubblica, proprio mentre a Kienthal iniziava la conferenza internazionale indetta da bolscevichi. Alla provocazione irlandese Londra rispose inviando l’esercito, e gli insorti, isolati e privi di sostegno, furono rapidamente sconfitti. La “repubblica irlandese” aveva resistito appena una settimana, ma la condanna alla pena capitale di venticinque ribelli, tra cui Connolly e il vice comandante dell’Ica Michael Mallin, e l’arresto di 3.500 sospetti contribuirono a delegittimare l’autorità imperiale sull’isola. Il sostegno al nazionalismo moderato dell’Ipp crollò di colpo e nelle elezioni del 1918 il Sinn Féin ottenne la maggioranza assoluta dei seggi (73 su 105) (14). La corrente socialista, ormai priva dei suoi più autorevoli esponenti, fu però gradualmente marginalizzata all’interno del movimento nazionalista, preoccupato di presentarsi come una forza interclassista capace di difendere gli interessi di tutto il popolo irlandese. Sarà l’eco classista capace di difendere gli interessi di tutto il popolo irlandese. Sarà l’eco della rivoluzione dell’ottobre 1917 a dare nuovo vigore alla sinistra repubblicana e a rilanciarne l’azione politica. A partire dalla fine della serrata di Dublino, del resto, i socialisti di Connolly avevano prestato particolare attenzione alle posizioni di Lenin sul diritto all’autodeterminazione nazionale, dando ampia diffusione a testi come ‘Osservazioni critiche sulla questione nazionale’ (1913) e ‘Sul diritto di autodecisione delle nazioni’ (1914). Lo stesso Lenin aveva espresso un sincero interesse per il coinvolgimento dei socialisti nella Rivolta di Pasqua, scagliandosi contro i critici delle lotte per l’autodeterminazione nazionale che per il leader dei bolscevichi facevano parte a pieno titolo della lotta generale contro il capitalismo (15). Proprio le tesi leniniste sulla legittimità dei movimenti di liberazione delle nazioni oppresse fornirono nuova linfa al socialismo gaelico. Una nuova ondata di scioperi stava per attraversare l’Irlanda e alla testa di queste mobilitazioni troveremo ancora una volta una peculiare commissione di socialisti e nazionalisti radicali. Un soviet nel cuore dell’Irlanda. Ad animare il variegato universo della sinistra irlandese era stata, ancora una volta, l’attività sindacale. Tra l’estate del 1917 e la primavera del 1918 l’Itgwu aveva visto triplicare gli iscritti, adesso più di 60.000, in maggioranza braccianti e lavoratori portuali (16)” (pag 82-83) [Paolo Pierri, ‘Lenin in Irlanda. Socialismo, nazionalismo e sindacalismo nel Soviet di Limerick’, ‘Storie in movimento.org’, 2018] [(11) L’organizzazione fu creata da James Connolly, James Larkin e Jack White per difendere gli operai dalla brutalità della polizia. L’Ica, oltre a un comandante generale, contava su uno stato maggiore composto di ufficiali eletti dai soldati e su un comitato di direzione formato da un eguale numero di ufficiali e soldati. Cfr. Rayner O’Connor Lysaght, ‘The Irish Citizen Army 1913-1916: White, Larkin and Connolly’, ‘History Ireland’, n. 2, 2006; (12) International Institute of Social History, Archives of the Second International, Internationaler Sozialistischer Kongress Copenhagen 1910, Drucksache n. 11, Doc, n. 460, ‘Le militarisme et le conflits international (texte en français, anglais et allemand), S.I. (1910), Imprimé, 1 pièce /3ex; (13) Cfr. George D.H. Cole, ‘Storia del pensiero socialista’, Laterza, IV, I, 1967, p. 42; (14) Cfr. Cornelius O’Leary, ‘Irish elections, 1918-1977. Parties, voters and proportional representation’, Gill & MacMillan, 1979, p. 22; (15) Cfr. Vladimir I. Lenin, ‘The Irish Rebellion of 1916′, in Collected Works, vol. 11, Progress, 1964, pp. 353-358; (16) Cfr. Liam Cahill, Forgotten revolution: Limerick Soviet 1919’, O’Brien Press, 1990, p. 16] [Lenin-Bibliographical-Materials] [LBM*]
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- Articolo pubblicato:29 Dicembre 2020