“4. Riconoscere che il nostro partito è in minoranza, e costituisce per ora un’esigua minoranza, nella maggior parte dei soviet dei deputati operai, di fronte al ‘blocco di tutti’ gli elementi opportunisti piccolo-borghesi, che sono soggetti all’influenza della borghesia e che estendono quest’influenza al proletariato: dai socialisti-popolari e dai socialisti-rivoluzionari fino al Comitato di organizzazione (Chheidze, Tsereteli, ecc.), a Steklov, ecc., ecc.. Spiegare alle masse che i soviet dei deputati operai sono l”unica’ forma ‘possibile’ di governo rivoluzionario e che, pertanto, fino a che ‘questo’ governo sarà sottomesso all’influenza della borghesia, il nostro compito potrà consistere soltanto nello ‘spiegare’ alle masse in modo paziente, sistematico, perseverante, conforme ai loro bisogni pratici, gli errori della loro tattica. Fino a che saremo in minoranza, svolgeremo un’opera di critica e di spiegazione degli errori, sostenendo in pari tempo la necessità del passaggio di tutto il potere statale ai soviet dei deputati operai, perché le masse possano liberarsi dei loro errori sulla base dell’esperienza. 5. Niente repubblica parlamentare, – ritornare a essa dopo i soviet dei deputati operai sarebbe un passo indietro, – ma repubblica dei soviet di deputati degli operai, dei salariati agricoli e dei contadini di tutto il paese, dal basso in alto. Sopprimere la polizia, l’esercito (1) e il corpo dei funzionari. Lo stipendio dei funzionari – tutti eleggibili e revocabili in qualsiasi momento – non deve superare il salario medio di un buon operaio (…)” [V.I. Lenin, ‘Tesi di Aprile’] [(in) V.I. Lenin, ‘La comune di Parigi’, Roma, 1971] [(1) Cioè sostituire l’esercito permanente con l’armamento generale del popolo (nota di Lenin)] [Lenin-Bibliographical-Materials] [LBM*]