“Nel volume VI (ivi, pp, 3-16) delle ‘Opere complete’ di Marx ed Engels è riportato l’articolo scritto da Engels sulla «festa delle nazioni del 22 settembre 1845», a Londra, e pubblicato nei ‘Rheinische Jahrbücher’ (1846, vol. II, pp. 1-19): «’La democrazia al giorno d’oggi è il comunismo’. Un’altra democrazia può esistere ormai solo nelle teste dei visionari teorici, che non si curano degli avvenimenti reali. La democrazia è diventata principio proletario, principio delle masse. Le masse democratiche possono essere tranquillamente incluse nel novero delle forze che combattono per il comunismo. E se i partiti proletari di diverse nazioni si uniscono, hanno tutto il diritto di scrivere sulle loro bandiere la parola ‘democrazia’ perché tutti i democratici europei, ad eccezione di quelli che non contano, sono più o meno chiaramente Comunisti. I proletari di tutte le nazioni cominciano già a fraternizzare realmente sotto la bandiera della ‘democrazia comunista’». Nell’articolo di Engels è riassunto anche i discorso tenuto da George Julian Harney, oratore ufficiale nella festa delle nazioni, secondo il quale i principi di eguaglianza erano risorti «sotto forma non soltanto di repubblicanesimo, ma anche di comunismo»; inoltre, «questi democratici potevano aderire alla sezione inglese, francese, italiana o tedesca». Il venticinquenne Engels, per scrivere il suo articolo in tedesco sulla riunione londinese del 22 settembre 1845, fece, quindi, ricorso al resoconto pubblicato dal «Northern Star», e presentò la nuova associazione dei ‘Fraternal Democrats’ quasi come un’associazione di Comunisti” [Salvo Mastellone, ‘La nascita della democrazia in Europa. Carlyle, Harney, Mill, Engels, Mazzini, Schapper. Addresses, Appeals, Manifestos’, Firenze, 2009]