“E infatti in tutti i paesi gli scioperi hanno insegnato a poco a poco agli operai a condurre la lotta contro i governi per i diritti degli operai e di tutto il popolo. Come abbiamo già detto or ora, soltanto il partito socialista operaio può condurre una tale lotta, diffondendo fra gli operai giuste nozioni sulla natura del governo e sulla causa operaia. Un’altra volta parleremo particolarmente del modo come si conducono gli scioperi da noi, in Russia, e come gli operai coscienti devono utilizzarli. Subito dobbiamo rilevare, come abbiamo notato più sopra, che gli scioperi sono una “scuola di guerra”, e non la guerra stessa; che gli scioperi sono soltanto un mezzo di lotta, soltanto una forma del movimento operaio. Dagli scioperi isolati gli operai possono e devono passare, e realmente passano in tutti i paesi, alla lotta di tutta la classe operaia per l’emancipazione di tutti i lavoratori. Quando tutti gli operai coscienti diverranno dei socialisti, cioè degli uomini che aspirano a tale emancipazione, quando si uniranno in tutto il paese per diffondere fra i loro compagni il socialismo, per insegnare ad essi tutti i mezzi di lotta contro i loro nemici, quando costituiranno il partito socialista operaio (…) soltanto allora la classe operaia aderirà completamente a quel grande movimento degli operai di tutti i paesi che unisce tutti gli operai e innalza la bandiera rossa sulla quale è scritto: “Proletari di tutti i paesi, unitevi!”” (pag 19); “La statistica degli scioperi ci mostra in modo lampante la principale forza motrice di questa evoluzione. Ciò non significa affatto che la forma del movimento in questione sia l’unica forma o la forma superiore; sappiamo che non è così; ciò non significa che da questa forma del movimento si possano trarre conclusioni valevoli anche per le questioni particolari dell’evoluzione sociale e politica. Ciò significa, però, che abbiamo davanti a noi il quadro statistico (quadro certamente molto incompleto) del movimento di una classe che è stata la molla principale che ha determinato l’orientamento generale assunto dagli avvenimenti. Il movimento delle altre classi si raggruppa attorno a questo centro, lo segue, viene da esso diretto o determinato (in senso positivo o negativo), dipende da esso” (pag 60) [V.I. Lenin, Sugli scioperi, 1951] [Lenin-Bibliographical-Materials] [LBM*]