“In Inghilterra, l’insieme di tali suggerimenti sembrerà trovare una pronta, quanto parziale e deteriore applicazione con l’introduzione dello ‘Speenhamland system’ (1795), ossia della modifica di fatto della ‘poor law’ sino a garantire, un reddito minimo indicizzato al costo della farina (…), lo ‘Speenhamhand system’ sarà duramente accusato di fungere da disincentivo al lavoro e infine interamente smantellato con la riforma benthamita della ‘poor law nel 1834, in seguito alla quale l’assistenza verrà erogata solo a chi accetti di lavorare nelle famigerate ‘work-houses’ (…). L’esperienza dello ‘Speenhamland system’ sarà seguita con preoccupato interesse anche da Hegel. Essa attiene, per il filosofo tedesco, al problema per cui “il decadere di una grande massa al di sotto di un certo modo di sussistenza…. – e, quindi il far fronte alla perdita del sentimento del diritto, della giuridicità e della dignità, mediante un’attività e mediante un lavoro particolari – produce la formazione della plebe, il che, al tempo stesso, porta con sé, in cambio la più grande facilità di concentrare in poche mani ricchezze sproporzionate” (Grundlineen der Philosophie des Rechts, § 244, 1821; trad. di F. Messineo, Laterza, Bari, 1965, p. 204)” (pag 300); “La complessiva influenza hegeliana si risentirà fortemente anche in Marx su questi temi; e tanto più, anzi, allorché avrà abbandonato l’iniziale atteggiamento “critico di sinistra”, per svolgere invece la propria autonoma teorizzazione orientata al comunismo. Potrà dapprima leggersi, in uno dei suoi primissimi scritti, un brano di indubbia suggestione quale il seguente: “La legna caduta ci serve da esempio. Essa è tanto poco in rapporto organico con l’albero vivente, quanto la pelle caduta col serpente. La natura stessa rappresenta nei rami e nelle fronde secchi e caduti, separati dalla vita organica in contrasto agli alberi e tronchi ben radicati, ricchi di linfa che assimilano organicamente aria, luce acqua e terra trasformandoli nella propria forma e vita individuale, il contrasto tra povertà e ricchezza. E’ un’immagine fisica della povertà e della ricchezza. La povertà umana sente questa affinità e da tale sentimento deduce il proprio diritto di proprietà; e perciò, mentre riconosce la ricchezza fisico-organica al proprietario legittimo, rivendica la miseria fisica al bisogno e alla casualità che gli è connessa. In questa attività delle forze elementari riconosce una forza amica, più umana degli uomini. In luogo dell’arbitrio casuale dei privilegiati è subentrata la casualità degli elementi che strappano alla proprietà privata quanto essa non concede più volontariamente. Le elemosine che vengono gettate per la via, non spettano ai ricchi più di queste ‘elemosine della natura’. Ma già nella propria ‘attività’ i poveri trovano il proprio diritto. Nel ‘raccogliere’, la classe elementare della società umana si pone di fronte ai prodotti delle forze elementari della natura con un atteggiamento che ad essi dà un ordine. Lo stesso si ha coi prodotti che nel loro crescere allo stato selvaggio rappresentano un accidente del tutto casuale della proprietà, e inoltre, per il loro scarso valore non costituiscono oggetto di attività per il vero proprietario; e lo stesso col racimolare, con lo spigolare e coll’esercitare di simili diritti consuetudinari. Vive in queste consuetudini della classe povera un istintivo senso del diritto, la loro radice è positiva e legittima, e la forma del ‘diritto consuetudinario’ è in questo caso tanto più conforme a natura, in quanto l”esistenza stessa della classe povera’ costituisce finora una ‘mera consuetudine’ della società civile, che ‘non ha ancora trovato un posto adatto nell’ambito dell’articolazione dello Stato'” (‘Dibattiti sulla legge contro i furti di legna’, Rheinische Zeitung, 27 ottobre 1842, ora in K. Marx – F. Engels, Opere, I, a cura di M. Cingoli e N. Merker, Editori Riuniti, Roma, 1980, p. 232-233)” (pag 308) [Edwin Morley-Fletcher, ‘Per una storia dell’idea di “minimo sociale garantito”. Traccia di bibliografia ragionata’, (in) ‘Quaderni della Rivista Trimestrale’ n° 64-66, ottobre-marzo 1980-81]
- Categoria dell'articolo:Nuove Accessioni
- Articolo pubblicato:21 Novembre 2014