“Lenin era un grande conoscitore e ammiratore di Clausewitz. Durante la prima guerra mondiale, nel 1915, aveva studiato a fondo il libro ‘Della guerra’, riportandone estratti in lingua tedesca nel suo quaderno di appunti – la Tetradka (1) -, con tanto di note a margine in russo, sottolineature e punti esclamativi. In questo modo ha lasciato uno dei più formidabili documenti della storia universale e di quella delle idee. Un esame approfondito di questi estratti, queste glosse, queste sottolineature e questi punti esclamativi permette di cogliere lo sviluppo della nuova teoria della guerra assoluta e dell’inimicizia assoluta che caratterizza l’epoca delle guerre rivoluzionarie e i metodi della moderna guerra fredda. Ciò che Lenin poteva apprendere da Clausewitz, e imparò in fondo, non è soltanto la famosa formula della guerra come continuazione della politica. E’ anche il riconoscimento che la distinzione dell’ amico dal nemico è la cosa più importante, e determina tanto la guerra quanto la politica. Solo la guerra rivoluzionaria è, per Lenin, vera guerra, perché nasce dall’ inimicizia assoluta. Tutto il resto è gioco convenzionale” [Carl Schmitt, Teoria del partigiano. Integrazione al concetto di politico, 2005] [“(1) A German edition of Lenin’s ‘Tetradka’ [notebooks] on Clausewitz’s ‘On War’ was published in Berlin in 1957 by the Institute of Marxism-Leninism (…). The most extensive and important presentation and analysis of the ‘Tetradka’ is by Werner Hahlweg in an article titled “Lenin und Clausewitz”, in ‘Archiv für Kulturgeschichte’, Vol. 36 (1954), pp. 30-39 and 357-87. Hahlweg is also the editor of the latest edition of Vom Kriege, op.cit. According to Hahlweg, Lenin’s original contribution was that he extended Clausewitz from the stage of the (at first, bourgeois) Revolution of 1789 to the proletarian revolution of 1917, and recognized that war had left the ranks of national and state wars to became a class war at the place where Marx and Engels hoped for an economic crisis. With help from  the formula “war is the continuation of politics”, Lenin declared “now the whole core question of revolution is in its struggle: recognition of the essence (class analysis) of the world war, together with attendant problems such as opportunism, defense of the fatherland, the fight for national liberation, the distinction between just war and unjust war, the relation between war and peace, revolution and war, the end of imperialist wars through the internal revolt of the working class, revision of the Bolsheviks Party program” (Hahlweg, ibid., p. 374). It appears to me that every point that Hahlweg rightly makes here provides a touchstone for the enemy concept” [(in) Carl Schmitt, Theory of the Partisan: Intermediate Commentary on the Concept of the Political, 2007, note 66, p. 51]] [V.I. Lenin – Materiali Bibliografici] [LBM*]