“Tirando le somme: lo sviluppo economico della società presente tende sempre più a concentrare, a socializzare la produzione in imprese immense che non possono più essere dirette da un singolo capitalista. Tutte le stupidaggini sull'”occhio del padrone” e le meraviglie che esso produce, diventano delle vere stupidaggini non appena un’impresa raggiunge un certo livello. Immaginatevi l'”occhio del padrone” sulle Ferrovie dello Stato! Ma quello che il padrone non può più fare, lo fanno i lavoratori ed i funzionari pagati della Compagnia. E lo fanno assai bene. In tal modo il capitalista non può più a lungo pretendere il suo profitto a titolo di “paghe di controllore” giacché egli non controlla più niente. Ricordiamocelo, ogniqualvolta i difensori del capitale ci suonano questa musica nelle orecchie. Ma in altri articoli avevano anche dimostrato che la classe capitalistica era diventata incapace di dirigere l’immenso sistema produttivo di questo paese; che mentre essi da una parte espandevano la produzione in modo da inondare periodicamente tutti i mercati con i loro prodotti, dall’altra parte dimostravano di essere sempre più incapaci di mantenere il controllo del proprio mercato contro la produzione straniera. E così noi siamo arrivati alla conclusione che non soltanto possiamo andare avanti molto meglio senza l’interferenza della classe capitalistica nelle maggiori industrie di questo paese, ma che la loro interferenza sta diventando sempre più un danno. Ancora una volta diciamo loro: “Levatevi di mezzo! Lasciate ai lavoratori la loro chance!” [Friedrich Engels, Labour Standard, 6 agosto 1881][(in) ‘Le classi sociali: quelle necessarie e quelle superflue’, N° 5 maggio 1969, pag 3]