“[…] nella lettera a Kugelmann dell’11 luglio 1868, si trova il passo seguente: “E’ vero d’altra parte che la ‘storia della teoria’ comprova, come giustamente lei ha supposto, che la concezione del rapporto di valore era ‘sempre la medesima’, più o meno chiara, più guarnita di illusioni, o scientificamente più definita. Siccome il processo stesso del pensare nasce dalle condizioni ed è esso stesso ‘un processo della natura’, il pensare veramente intelligente può essere soltanto sempre lo stesso, e si può distinguere solo gradualmente, secondo la maturità dello sviluppo e dunque anche dell’organo con cui pensa. Tutto il resto sono ciancie (28)” [Siegmund Ginzberg, Filosofia e politica in “Materialismo ed empiriocriticismo”, Critica marxista, Roma, anno 8 n° 4, luglio-agosto 1970]  [(28) K. Marx, Lettere a Kugelmann, trad. ital. di C. Julg, Roma, 1950, p., 79]