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“Profitto del capitale. Il capitale. 1. Su che si fonda il ‘capitale’, cioè la proprietà privata dei prodotti del lavoro altrui? “Quando anche il capitale non si riduca a furto o malversazione, esso abbisogna, tuttavia del concorso della legislazione, per la consacrazione dell’eredità” (Say, t. I. p. 136, nota, (in) J.B. Say, Traité d’économie politique, 3. ed., t. I-II, Paris, 1817). Come si diventa proprietari di capitali produttivi? Come si diventa proprietari dei prodotti creati con questi? Mediante il ‘diritto positivo’ (Say, t. II, p.4). Quale potere si acquista col capitale? Con l’eredità di una grande fortuna per esempio? “Chi, per esempio, erediti una grande fortuna non acquista perciò immediatamente potere politico. La specie di potere, che questo possesso gli conferisce immediatamente e direttamente, è il ‘potere di comprare’, cioè un diritto di comando su ogni lavoro altrui o su ogni prodotto di questo lavoro, ch’esista in quel tempo su mercato” (Smith, t. I.., p. 61; Smith, Recherches cit.). Il capitale è, dunque, ‘potere di comando’ sul lavoro e i suoi prodotti. Il capitalista ha questo potere non per le sue personali o umane qualità, bensì in quanto ‘proprietario’ del capitale. Il suo potere è il potere ‘di acquisto’ del suo capitale, cui niente può resistere. Vedremo più tardi, prima, come il capitalista eserciti, per mezzo del capitale, il suo potere di comando sul lavoro, e poi il potere di comando del capitale sul capitalista stesso. Che cosa è il capitale? “Une certaine quantité de travail amassé et mis en reserve”. (Smith, t. II. p. 312). Il capitale è ‘lavoro accumulato'” [Karl Marx, Manoscritti economico-filosofici del 1844, (in) Opere filosofiche giovanili, 1968]