“Cominciamo dalla compiutezza. Ci avverte la prefazione che questa (1) è una pubblicazione ‘integrale’ delle lettere del Labriola all’Engels. ‘Integrale’ significherebbe, a nostro avviso, che le lettere sono pubblicate tutte e per intiero. Ora noi ne conosciamo circa una ventina che non sono comprese nel volume e di cui gli editori italiani ‘mostrano altresì di ignorare l’esistenza’. Evidentemente, riproducendo il testo quale fu dato da ‘Stato operaio’, gli editori di ‘Rinascita’ si sono fidati pienamente della diligenza dei trascrittori. E fin qui possiamo umanamente comprenderli, anche se non ci sentiamo di giustificarli. Senonchè nella mia biografia del Labriola io avevo citato dei passi di lettere labriolane e, fra questi, a p. 309 avevo stralciato dalla lettera in data 6 dicembre 1894 un giudizio significativo che suona così: “Questa è la terra promessa dei ciarlatani classici. Difatti alla vigilia della grande rivoluzione l’Italia regalò alla storia Casanova e Cagliostro”. Ora questo passo, che non si trova nelle lettere stampate da ‘Rinascita’, doveva bastare a mettere sull’avvertita gli editori e a far loro intendere che la loro raccolta era incompleta, anche allo stato presente delle indagini. Qui non ci sono scuse che valgano! Veniamo al testo delle lettere pubblicate. Un sommario confronto di questo con la copia che posseggo, che fu tratta con cura minuziosa da una copia fatta eseguire sulle fotografie da Rodolfo Mondolfo e da lui collazionata, denuncierebbe numerose varianti. Lasciando da parte quanto tocca solo la forma, cito diversi casi, nei quali non mi par difficile riconoscere alla prima omissioni e fraintendimenti” [Luigi Dal Pane, Le lettere di Antonio Labriola a F. Engels. (in) Fatti e Teorie – Quaderni di scienze storiche e sociali, N° X 1949] [(1) Antonio Labriola, ‘Lettere a Engels’, Edizioni Rinascita, Roma, 1949, ndr]
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- Articolo pubblicato:18 Luglio 2013