“Marx ed Engels si resero conto rapidamente della situazione, e forse anche per questo, come probabilmente anche per l’insuccesso della ‘Sacra Famiglia’, non si curarono molto della pubblicazione della ‘Ideologia germanica’, dopo i primi tentativi. Ora importava partecipare al movimento della opposizione e della rivoluzione, far comprendere e far conoscere la sistemazione “scientifica”, “critica”, che i due amici avevano dato al movimento di idee degli utopisti e dei teorici di riforme sociali, e agire in conseguenza. E così i due amici fecero, durante quello che viene chiamato dai biografi periodo di Bruxelles (1845-48). Engels era già in contatto con gli uomini della Lega dei giusti; Marx, dopo i contatti coi gruppi francesi parigini, prende ora contatto con il movimento tedesco, già a carattere internazionale, di Parigi e di Londra, tanto attraverso Engels, quanto attraverso il gruppo di Bruxelles, e, soprattutto, attraverso i “comitati di corrispondenza” organizzati a Bruxelles dai due amici, sembra, con lo scopo di coordinare la corrispondenza che era sviluppatissima fra i vari nuclei, gruppi, sezioni, ecc. della Lega dei giusti. Così Marx ed Engels entravano nel mondo pieno di fermento delle società segrete e delle cospirazioni; (…) era un tentativo (…) di mettersi in grado di conoscere le idee e il movimento dei gruppi clandestini, per forza di cose isolati gli uni dagli altri, per poterne seguire la linea di svolgimento, per poter assicurare al movimento delle idee e delle dottrine e alla azione che a quelle idee e dottrine s’informava, la unità e il coordinamento necessari. Inoltre, c’era l’attività di formazione reciproca, di discussione, di sorveglianza critica sulla attività divulgativa e propagandistica; tutto questo doveva avere espressione pubblica in una rivista, che attraverso gli scambi di idee assicurasse il carattere internazionale e unitario dei vari movimenti. Era un programma d’azione notevole: attraverso la sistemazione dello scambio di dottrine, di informazioni, di idee, attraverso la discussione e il lavoro per assicurare una certa unità e coerenza al movimento (e Bruxelles costituiva una sede di prim’ordine, per la facilità di rapporti con la Germania, la Francia e l’Inghilterra), Marx ed Engels venivano ad assumere una funzione preminente nel movimento stesso. L’importanza dell’azione politica che essi speravano così di compiere, e su un piano internazionale, come Engels sottolinea, spiega come Marx ed Engels abbandonassero ora quella diffidenza per le società segrete e le cospirazioni che li aveva fino a questo momento tenuti lontani da attività di questo genere. Del resto, pochi anni dopo, Marx dava una rappresentazione vivace e penetrante del mondo delle cospirazioni, dalla quale risultano tanto le ragioni della diffidenza, e del primo tenersi lontani, quanto le ragioni della successiva partecipazione: ragioni che si riassumono nella distinzione fra cospirazioni e società segrete borghesi e cospirazioni e società segrete proletarie” [Emma Cantimori Mezzomonti, Introduzione] [in Karl Marx Friedrich Engels, Manifesto del partito comunista. Tradotto dall’ edizione critica del Marx-Engels Institut di Mosca con introduzioni a cura di Emma Cantimori Mezzomonti, 1967]
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- Articolo pubblicato:6 Giugno 2013