“Un altro ardente democratico con una passato da ‘quarante-huitard’, Georges Avenel, consacra allora due interi, cospicui volumi a ripercorrere con simpatia di accenti la generosa e sfortunata vicenda rivoluzionaria di Anacharsis Cloots, l”Oratore del genere umano’: nella dottrina di Cloots, Avenel riconosce la volontà di fondare attraverso la guerra un nuovo, luminoso diritto delle genti, che nulla avesse dell’ombrosità mortuaria dei disegni di Robespierre, né del pedantismo federalista di Brissot, e si collegasse se mai al vitalismo entusiasta di Hébert e dei sanculotti parigini (1). (Nel primo centenario della Rivoluzione francese, nonché anno di fondazione della Seconda Internazionale, l’opera di Avenel potrà sembrare a Engels – al ‘generale’ del movimento operaio europeo – la pietra storiografica su cui fondare l’educazione politica dei rivoluzionari a venire (2))” ((1) G. Avenel, Anacharsis Cloots, l’Orateur du genre humain, Paris, France, Univers! (1865), Champ Libre, Paris, 1976; (2) V. Adler, Aufsätze, Reden und Briefe, vol I, Victor Adler und Friedrich Engels, Wien, 1922, pp. 1-2)) [Sergio Luzzatto, La Marsigliese stonata. La sinistra francese e il problema storico della guerra giusta (1848-1948)]