“Nel suo lavoro su Ludovico Feuerbach – dove Engels espone le opinioni sue e di Marx sulla filosofia di Feuerbach e che l’autore mandò alle stampe solo dopo aver riletto un vecchio manoscritto suo e di Marx degli anni 1844-45 sulla questione di Hegel, Feuerbach e dell’interpretazione materialistica della storia – Engels scrive: “Il grande fondamentale problema di ogni filosofia, ma specialmente della filosofia moderna, è quello dei rapporti tra il pensare e l’essere, tra lo spirito e la natura…Che cosa è la prima: lo spirito o la natura?… I filosofi si sono divisi in due grandi campi, a seconda del come hanno risposto a questa domanda. Coloro i quali sostengono che lo spirito esiste prima della natura e riconoscono pertanto, in un modo o nell’altro, la creazione del mondo… costituiscono il campo idealista. Coloro invece i quali considerano la natura come un principio fondamentale, appartengono alle varie scuole del materialismo”. Qualsiasi altro uso dei concetti filosofici “idealismo” e “materialismo” crea soltanto confusione. Marx respinge decisamente non solo l’idealismo, che è sempre legato in qualche modo alla religione, ma anche le opinioni di Hume e Kant, attualmente tanto diffuse, l’agnosticismo, il criticismo, il positivismo di varie specie, considerando tali filosofie come “reazionarie” concessioni all’idealismo e, nel migliore dei casi “timorose introduzioni per la porta di servizio del materialismo che si rinnega agli occhi del pubblico”” [V.I. Lenin, Carlo Marx, (1945 ca.)]