“… Dopo la partenza di Enrico II, nient’altro che le lotte e la debolezza delle tribù irlandesi consentono agli avventurieri di conservare ‘i distretti di Drogheda, Dublino, Wexford, Waterford e Cork, che ora formano il cosiddetto ‘English Pale’. Dal canto loro; gli avventurieri furono costretti a mantenersi «fedeli alla Corona inglese». Giovanni (Senzaterra) arrivò con un esercito, assalì le sue fortezze e cacciò in esilio i baroni più in vista, divise il Pale in contee e impose l’osservanza della legge inglese; ma la partenza sua e del suo esercito fu il segnale del ritorno nel ‘Pale’ del precedente stato di disordine… All’interno del Pale stesso, i coloni inglesi erano perseguiti e oppressi dai loro baroni al pari che dai predoni irlandesi…. Dopo la vittoria a ‘Bannockburn’, Robert Bruce inviò in Irlanda un esercito di scozzesi guidati da suo fratello (Edward Bruce), che fu accolto da una sollevazione generale del paese. Il pericolo tuttavia unì ‘pro nunc’ (per il momento) i baroni del Pale che nel 1316 riuscirono vincitori nella sanguinosa battaglia di Athenree, massacrando 11.000 nemici e annientando quasi completamente il clan degli O’Connors. In seguito, i baroni del Pale assunsero sempre più l’aspetto di capi locali irlandesi; i Fitz-Maurices, ad esempio, che divennero conti di Desmond e i cui grandi territori nel Munster furono elevati a contea palatina, adottarono gli abiti e i costumi degli indigeni che li circondavano. ‘Statuto di Kilenny di Edoardo III’ (1): esso proibiva a chiunque fosse di sangue inglese di adottare la lingua o un nome o un abito irlandese; imponeva all’interno del Pale il rispetto esclusivo della legge inglese e proibiva come ‘atto di tradimento’ l’uso della legge del luogo o Brehon’, che stava guadagnando terreno; considerava pure atto di tradimento il matrimonio di inglesi con persone di ‘razza irlandese’ o l’adozione di bambini inglesi da parte di irlandesi… Ma tutto ciò non impedì la fusione delle due razze, in quanto i ‘lord’ del Pale rifiutavano quasi ogni obbedienza al governo inglese…. Nel 1394 Riccardo II, sbarcato con un esercito a Waterford, ricevette il generale atto di sottomissione dei capi locali. Ma i ‘lord’ del Pale si tengono a distanza; e non appena Riccardo lascia l’isola gli irlandesi si rifiutano a loro volta di mantenere la promessa di lasciare il Leinster impegnandosi in una nuova lotta col ‘conte di March, che il re ha proclamato suo successore e ha lasciato come suo luogotenente in Irlanda’. Nell’estate del 1398 March fu sconfitto e ucciso in battaglia. Ora Riccardo II era ansioso di vendicare la morte del cugino e completare con una prima invasione l’opera intrapresa (con lui – si trovava come ostaggio il figlio di Enrico di Lancaster’, poi Enrico V). I ‘Percy’ (Il conte di Northumberland e suo figlio Enrico Percy o Hotspur) si rifiutarono di servire nel suo esercito; Riccardo li mise al bando ed essi ripararono allora in Scozia. Maggio 1399: Riccardo II (parte) per la Scozia lasciando come reggente in suo vece suo zio, il Duca di York. Giugno 1399: Enrico di Lancaster entra nell’Humber e sbarca a Ravenspur. Primi di agosto 1399: quando finalmente Riccardo II parte da Waterford e sbarca a Milford Haven, Enrico di Lancaster è già padrone del paese. Le ingannevoli promesse del conte di Norhumberland attirano lo stupido Riccardo a ‘Flint’ per un incontro con Enrico di Lancaster, che lo porta prigioniero a Londra, dove egli finisce rinchiuso nella Torre” (pag 303-304) [Karl Marx, Da Sinossi della “Storia del popolo inglese” di J.R. Green (pag 303-304) (in) Karl Marx Friedrich Engels, L’Irlanda e la questione irlandese, Edizioni Progress, 1975] [(1) Nel 1367 il parlamento della colonia inglese di Kilkenny adottò il famoso “Statuto di Kilkenny”, una lista di proibizioni volta a prevenire il diffondersi dei costumi e delle abitudini irlandesi tra i colonizzatori. (…)]