“Gustav Mayer relega nel regno delle leggende l’opinione secondo cui Engels negli ultimi anni avrebbe messo in guardia la socialdemocrazia europea da ogni uso della violenza. Sino alla fine il vecchio campione “era rimasto consapevole del fatto che solo in condizioni del tutto eccezionali si sarebbe potuta compiere senza difficili lotte la conquista del potere da parte del proletariato. Anch’egli avrebbe sino alla fine messo con entusiasmo la sua esperienza e la sua cultura militare a disposizione della rivoluzione proletaria, in qualunque paese fosse scoppiata. Alle angherie della polizia prussiana egli voleva sottrarsi, finché fosse stato possibile; tuttavia anche nei suoi ultimi anni di vita avrebbe considerato come “una faccenda del tutto futile” il “fischio delle pallottole” come nel 1849 durante la rivolta del Baden” (cfr. G. Mayer, Friedrich Engels, II vol., Den Haag 1934, pp. 496 sgg., citazione a p. 499) [Erich Matthias, Kautsky e il kautskismo. La funzione dell’ideologia nella Socialdemocrazia tedesca fino alla prima guerra mondiale, 1971]
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- Articolo pubblicato:28 Giugno 2012
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