“In che cosa i marxisti hanno realizzato il programma di Engels? L’hanno fatto una volta, nel 1908, con ‘Materialismo ed empiriocriticismo’ di Lenin, e in un modo esemplare: Lenin ha passato tre anni ha sfogliato le opere fondamentali sulla fisica contemporanea: nella fisica inglese, i lavori di Maxwell, di Rücker, di Ward, di Pearson; nella fisica tedesca, i lavori di Ernst Mach, di Hertz, di Boltzman, senza contare le interpretazioni filosofiche di Cohen e di von Hartmann; nella fisica francese i lavori di Henri Poincaré, di Bacquerel, di Langevin, e le interpretazioni di Duhem, de Le Roy, senza contare le speculazioni dei revisionisti russi. Se si dovesse fare oggi una bibliografia su questo problema, fermandosi al 1908 (data della composizione del libro) – si constaterebbe che nessuna opera essenziale è sfuggita alla ricerca di Lenin” [Roger Garaudy, Marxisme du XXe siècle, 1967]